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Scandalo AIA: valutazioni falsate per salire in Serie A, tre arbitri coinvolti

aia associazione italiana arbitri

Scandalo per l’AIA, Associazione Italiana Arbitri, che coinvolge due tesserati ed il loro passaggio di categoria. Lo racconta Repubblica.

 

Gli arbitri coinvolti sarebbero Daniele Minelli e Nicolò Baroni, fino all’anno scorso nell’organico di Serie B ed in estate dismessi “per adeguate motivazioni tecniche”, ovvero peggiori valutazioni.

Ecco quanto scrive Repubblica:

“Su una lista di 25 Baroni si è piazzato 23°, Minelli 24°. Rimangono invece in B l’ultimo della graduatoria, Ivan Robilotta, e Eugenio Abbattista, un fischietto esperto ma arrivato al tetto massimo di 8 stagioni di appartenenza al ruolo”. Così i 2 esclusi chiedono l’accesso agli atti e raccolgono i referti e “scoprono che Abbattista ha avuto un “rendimento eccellente”. È passato dalla dismissione, programmata per limiti di permanenza, alla conferma grazie a una super prestazione” nella sua ultima partita, Spezia-Chievo, in cui viene valutato col massimo, 8.70 nel referto firmato da Di Fiore e così Abbattista diventa il terzo miglior arbitro di B e si deroga dal limite delle otto stagioni mentre per Robillotta “l’Aia per la prima volta si appella ad una norma per salvare le matricole al primo anno quando arbitrano male”.

Minelli e Baroni fanno ricorso, respinto dal tribunale federale nazionale, ma vengono contattati da Di Fiore che dice loro che lui quell’8.70 ad Abbattista non l’ha mai dato ma che si era fermato a 8.60 e quel 0,10 per la promozione gli è stato dato da qualcun altro. Il referto lo conferma e da qui la denuncia alla Procura di Roma.

Con allegate anche le chat Whatsapp con tra gli altri Di Fiore e Morganti, allora responsabile dell’organo tecnico di valutazione. I messaggi risalgono al 21 agosto 2020, quando, a campionato concluso, si stila la graduatoria finale degli arbitri. Repubblica ne riporta il contenuto: “Ci mancano ancora tutti i voti dei playoff, nomi e schede di promossi e dismessi», esordisce Davide Garbini (membro della Can B, oggi unificata con la Can A) che ha il file Excel aperto. Morganti dà una prima indicazione: «8.60 a tutti». Poi suggerisce: «Prova Abbattista 8.70» e qualche messaggio dopo posta un’emoticon sorridente. C’è poi una terza persona, non identificata, che ha un’idea: «Occorre mettere 8.70 a Sacchi, a Fourneau e Abbattista…». Garbini rimanda l’elenco, modificato: «Viene così coi tre 8.70»”.

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