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Scartiloffista o scatuozzo? La nuova discriminazione verso i meridionali

In Inghilterra la “Brexit” oltre che economica sembra essere anche culturale e intellettuale.

Una nuova forma di discriminazione territoriale verso i meridionali arriva dall’Inghilterra.

Il quotidiano “La Stampa” di Torino riporta la notizia che i moduli d’iscrizione di alcune scuole inglesi e gallesi, presentano una domanda a sfondo razziale riservata agli studenti italiani con tre possibilità di risposta:

  • Italiani
  • Italiani-Siciliani
  • Italiani-Napoletani.

Immediato l’intervento dell’ambasciatore  italiano Pasquale Terracciano che ha chiesto chiarimenti al Foreign Office (il Ministero degli Esteri britannico), sottolineando che l’Italia è unita dal 1861.

Il Ministero degli Esteri britannico si è giustificato dicendo che è stata un’iniziativa locale fatta a fin di bene, con l’intenzione d’identificare esigenze linguistiche particolari e garantire quindi un diverso sostegno allo studio.

Il Foreign Office ha promesso di far cancellare ogni traccia di possibile discriminazione e che al tempo stesso si deve lavorare per l’integrazione delle generazioni future.

A Napoli anche in circostanze del genere si cerca il modo per sdrammatizzare. C’è chi ha immaginato la scena dell’iscrizione dello studente italiano in quelle scuole britanniche, accostandola a quella del film di Lello Arena “No grazie il caffè mi rende nervoso”. All’attore napoletano gli veniva chiesto se fosse “Scatuozzo o scartiloffista” ed entrambe le risposte risultavano comunque sbagliate.

Ora la scena del film di Lello Arena aveva uno sfondo di comicità. Ma l’iniziativa di alcune scuole britanniche è realtà e il razzismo e la discriminazione sono fenomeni drammatici che non fanno ridere. Ma tante volte è anche colpa dell’immagine solo negativa del sud che l’Italia si ostina ad esportare all’estero. Forse così conviene al nord.

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