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Sconcerti: “Insigne era anche ora che rimanesse fuori. Osimhen che è una furia, ha delle basi solidissime“

Mario Sconcerti

A Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, il direttore Mario Sconcerti ha commentato i risultati del weekend in Serie A.

Cosa potrà fare di più la differenza nel finale tra le quattro lì davanti?
La rosa dell’Inter non è un punto di forza. L’Inter ha dei ricambi importanti ma non dove veramente servono, a centrocampo e in difesa. Non mi sembra avere dei sostituti che possano far dimenticare i titolari. Il pragmatismo di Allegri servirà in un altro momento, perché pur vincendo rimane distante dalla prima, ma Allegri è stato comunque molto bravo perché da una squadra allo sbando è riuscito ad uscire fuori da questa situazione avendo finalmente una squadra. Il Milan sta giocando con tre centrocampisti titolari continuativamente, cosa che se avesse avuto prima avrebbe fruttato più punti. Sostituire Diaz con Kessiè dà maggiore solidità ed è una mossa che può pesare molto. Adesso le squadre raramente giocheranno benissimo, questo è il periodo della gestione delle partite. E poi c’è da dire che tutte lì davanti sono imperfette, per questo rimane un campionato equilibrato”.

Che ne pensa del Napoli, vittorioso a Verona?
Insigne credo che sia la prima volta che rimanga fuori per scelta tecnica. Era pure ora, perché se giochi con le ali che ti fanno un gol a testa in 29 partite devi cambiare. E poi ha Osimhen che è una furia, che ha anche delle basi solidissime“.

Meglio Vlahovic od Osimhen?
Vlahovic fa più gol e normali, ma Osimhen è più imprevedibile. Gli avversari devono ancora abituarsi a lui, ma come pericolosità sono molto vicini. E quello he mi sorprende è che non ha bisogno del terzo tempo sui colpi di testa, salta anche da fermo”.

In Serie A potrebbe vincere anche chi si difende meglio. Quale squadra allora le dà più garanzie?
“Non ha la squadra più forte questo campionato. Era l’Inter ma si è svuotata nel ciclo durissimo che ha avuto. Ora ha i suoi giocatori più importanti un po’ annebbiati, vedi Barella, Brozovic, Calhanoglu. Il Milan poi ha un punto in più sull’Inter, perché ha gli scontri diretti migliori”.

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