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Secondo me. Grazie ancora ‘campioni’, ma ora testa al Torino

Prima di archiviare definitivamente la festa del trentennale della vittoria del primo scudetto, è d’obbligo fare un breve passaggio.

Non è stato bello negare l’accesso allo stadio ai campioni d’Italia del 1987, su questo tutti d’accordo. Ma le polemiche scatenate non hanno fatto onore a questa città. In troppi hanno valutato l’episodio in base a personali antipatie e simpatie, senza la necessaria e obbligatoria obiettività che dovrebbe avere il bravo giornalista e il credibile opinionista. L’unica vera verità è scritta sull’accordo firmato (e quindi accettato) da Comune e SSC Napoli sulla gestione del San Paolo. Il resto è fuffa.

Dopo un meritato applauso a chi si è adoperato per ricordare nel giorno giusto gli eroi del 1987, non resta che urlare ancora una volta a squarciagola GRAZIE  CAMPIONIIIIIIIIIIIIIIIII !

Ma ora Napoli deve concentrarsi sul presente che vale il futuro e stringersi intorno alla squadra in lotta con la Roma per conquistare un meritato secondo posto.

Il Napoli è obbligato a vincere le rimanenti tre partite ancora da giocare con Torino in trasferta, Fiorentina al San Paolo e Sampdoria ancora in trasferta. Il Napoli, così come la Roma, non possono fare calcoli in base al risultato dell’avversario e quindi l’ennesima polemica sulla mancata contemporaneità delle partite di Napoli e Roma non ha ragione di esistere. Vincere è l’unica cosa che conta per entrambe.

Il Napoli è chiamato a farlo sul campo difficile del Torino, la Roma in casa con la Juventus.

Se c’è tanta fiducia sulla forza del Napoli, c’è invece tanta preoccupazione sulla resistenza che potrebbe opporre la Juventus alla Roma. Vicinissima al sesto scudetto consecutivo (manca solo la matematica), la conquista delle finale di Champions League e l’imminente finale di Coppa Italia contro la Lazio giovedì, c’è chi pensa a una Juventus mentalmente scarica, con giocatori preoccupati a non perdere le finali per possibili infortuni e a un massiccio turn-over programmato da Allegri.

Tutto sommato proprio il turn-over potrebbe aiutare il Napoli, considerando che le cosiddette alternative ai titolari (una volta si chiamavano riserve) potrebbero essere invogliate a mettere in difficoltà Allegri in vista proprio delle due finali. Senza dimenticare che la Juventus ha dimostrato negli anni di essere una squadra ‘cannibale’ che per mentalità, non vuol perdere un punto neanche a scopa.

Ma prima di preoccuparsi di Roma-Juventus c’è una partita più importante: Torino-Napoli. Senza una vittoria degli azzurri inutile preoccuparsi di cosà succederà all’Olimpico.

Forza Napoli !

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