Secondo Me

[SECONDO ME] – Suárez, Chiesa, Keita e il solito fumo negli occhi

Il calciomercato si avvia alla conclusione e “radio-mercato” continua a proporre nomi altisonanti e forse futili per gli azzurri.

Denis Suárez è un ottimo calciatore in rampa di lancio, Federico Chiesa pure, per non parlare poi di Keita Balde. Nulla da dire per questi tre giovani calciatori dal futuro radioso, ma cos’hanno in comune con la fase finale del calciomercato azzurro? Niente, assolutamente niente. 
La sensazione è che certi nomi siano messi lì quasi per buttare “fumo negli occhi” e coprire le lacune di un organico che, indiscutibilmente buonissimo, anche contro l’Atalanta ha mostrato piccole ma sostanziose pecche (se si vuole puntare realmente al primo posto).

Parliamoci chiaro, mi sembra evidente che – al di là delle ottime e grandi qualità – nessuno dei tre calciatori sopracitati sia ad oggi una vera e propria necessità per gli azzurri (e al “trio” negli ultimi giorni era stato aggiunto anche il neo-romanista Schick). Senza contare poi che nella storia recente del Napoli, anche quando un calciatore sembrava sul punto di essere ufficializzato, nessun affare si è chiuso in pochissimo tempo e soprattutto sul gong della sessione di calciomercato.

La verità è che a mio avviso – ma spero vivamente di sbagliarmi – non arriverà nessuno dei tre ” campioncini”, nè tantomeno qualcun’altro, ed il Napoli resterà così com’è. Con un Hysaj a destra che dovrà tirare ancora una volta la carretta per almeno 50 partite e con una riserva come Maggio che, con tutto il rispetto, forse è “troppo poco” per una squadra che vuole migliorarsi ad alti livelli. Senza dimenticare a sinistra un Ghoulam monco di rinnovo (fra 4 mesi ipoteticamente potrebbe firmare per chiunque e salutare a giugno) e soprattutto con un Reina che resta in scadenza e in un limbo da “prigioniero”: resta per ferma volontà? perchè costretto? chissà. Una situazione gestita male sotto ogni punto di vista.

Qualche giorno fa dicevo che con l’ingresso del preliminare il Napoli poteva finalmente raccimolare “i cinque centesimi per fare un euro“, invece pare che anche quest’anno si stia perdendo una grossa occasione, come quelle di metà anno del 2011 e del 2016, appoggiandosi ancora una volta alla speranza di un’estrema bravura del proprio tecnico e delle qualità dei calciatori in rosa, alle défaillance delle avversarie dirette e al fato che fino ad oggi, ammettiamolo, non è mancato. Forse ci riusciremo lo stesso a fare il “grande passo”, ma che immenso peccato se non sarà così.

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