Rassegna Stampa

Serie A, alla volontà di ripartire si contrappone la difficoltà di trovare tamponi sufficienti

Serie A Stadio Vuoto green pass

La Serie A ostaggio dei tamponi. Il nodo principale per l’autorizzazione a ripartire è la disponibilità di test. Lo riporta il Corriere dello Sport.

 

 

“E’ tutta una questione di tamponi. La grande criticità per la ripresa degli allenamenti di squadra è come procurarseli, senza andare ad intaccare la disponibilità per il resto della popolazione. E’ quanto emerso dall’incontro di ieri tra la Federcalcio, rappresentata dal presidente Gravina e dal presidente della commissione medico-scientifica Zeppilli, e il comitato medico scientifico del governo. Presente anche Casasco, numero uno della Federazione medici sportivi che si è schierato a favore della ripresa.

Il collegamento porta proprio ai tamponi. L’idea del calcio è quella di farne il più possibile, in modo da avere il maggior controllo della situazione e anche per limitare i contatti di un eventuale nuovo positivo. Ma i tamponi costano e soprattutto in questa fase si fa fatica ad averli a disposizione. Così la proposta di Gravina è stata quella di chiedere il permesso di andarli ad acquistare nelle zone meno a rischio, per poi cedere quelli in esubero alla popolazione. Il professor Zeppilli ha sottolineato come alcune squadre della Lombardia si siano già comportate così in questi giorni. Ebbene, pare che il CTS non abbia gradito, lasciando una crepa nella strategia di Gravina e Casasco.

Si può ben capire come i tamponi siano davvero il nodo principale. Non può esserlo, invece, la gestione di un nuovo positivo. E’ vero che la Federcalcio vorrebbe adottare il modello della Germania, ovvero isolare il solo soggetto in questione e non chi è entrato in contatto con lui. Ma le norme attuali non lo consentono: la quarantena deve scattare per tutti. Il calcio, a quanto pare, è pronto ad accettarlo”.

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