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Simeone in conferenza: “Sono sempre pronto. Quando non gioco godo di questa squadra”

Giovani Simeone, attaccante del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions contro i Rangers.

“Sia per me che per la squadra sarebbe importante arrivare primi e dimostrare e confermare quello che stiamo facendo. Bisogna continuare su questo percorso.”

”Per me giocare è importante ma il gruppo viene prima, so quando devo dare il massimo per la squadra”.

”Gli attaccanti segnano sempre? Merito dei compagni che ci mettono davanti alla porta. Ognuno prepara la partita diversamente, io ci metto sempre tanta forza e meditazione. Scrivo sempre tutte le partite, ho un piccolo libretto in cui le preparo. Quando non gioco godo di questa squadra, l’importante è essere pronto quando la squadra ha bisogno. Darò il massimo tutto l’anno.”

”All’andata è stata una partita molto difficile. Loro hanno cercato sempre di essere molto aggressivi sul nostro possesso palla. Una delle partite dove abbiamo fatto più fatica. Ci prepareremo al massimo.”

”Da quando si vociferava del trasferimento ricevevo tantissimi messaggi e li ho capito che essere un giocatore del Napoli è una cosa unica. Hanno una passione unica, poi sono argentino…Loro vivono per questo, l’aggetto tra me e i tifosi è reciproco. Aldilà del calcio mi son trovato benissimo, quando apro le finestre di casa e vedo il sole e il mare mi sento bene. Quando trovo uno spazio per me (senza traffico ride ndr) guardo il mare e mi sento bene.”

”Spalletti è una persona che tira fuori il meglio da tutti. Cerca sempre di farti migliorare. A volte ti fa ridere, fa scherzi negli spogliatoi e fa sorridere tutti. Da sempre una mano per farti essere concentrato, ed è molto importante”.

“I compagni sanno ognuno come gioca e conoscono i punti di forza di ognuno. Il mister è capace e sa molto bene chi deve giocare in base alla squadra avversaria.”

”Mondiale? Contento di essere nei primi 40 e conferma ciò in cui ho sempre creduto. Farò vedere a Scaloni che sono pronto e che vorrei esserci per dare una mano a quel gruppo, bello, della Nazionale.”

”Sfidare mio padre? Sarebbe molto bello, sono due squadre forti. L’Atletico deve fare ancora tanto per qualificarsi e noi dobbiamo concentrarsi per la partita di domani. Non si può mai sapere.”

”Quello che conta di più sono i risultati, il resto sono chiacchiere e dibattiti che servono a poco.”

“Il libretto lo faccio sempre per trovare i punti deboli della squadra avversaria e ci metto gli obiettivi della partita. Mi piace farlo e un giorno mi piacerebbe fare l’allenatore. Il mio obiettivo personale è dare il massimo in ogni momento dentro al campo.”.

 

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