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“So napulitano e se nun canto…”, i cori da stadio più amati dai napoletani

Il risultato di un sondaggio ha decretato una vera e propria classifica dei cori da stadio più amati dai tifosi napoletani. Dopo un lungo testa a testa ha vinto la tradizione della canzone napoletana.

I tifosi, come un gol segnato, sono l’essenza del gioco del calcio e rappresentano una cornice indispensabile per fare del calcio il gioco più bello del mondo.

Così come ormai sono parte integrante dello spettacolo calcistico anche i cori che vengono cantati in uno stadio.

Tanti anni fa si sentivano gruppetti sparsi in giro per lo stadio che improvisavano canti folkloristici o, più semplicemente, invocavano il nome del loro idolo.

Oggi invece i gruppi del tifo organizzato utilizzano motivetti storici o addirittura ‘scrivono’ testi e musiche di vere e proprie canzoni, trasformando gli spettatori di uno stadio in un coro formato anche da più di 60.000 voci. Voci tutte diverse l’una dall’altra, qualcuna più intonata qualche altra un po’ meno.

Ma quali sono i cori più amati dai tifosi napoletani?

Un sondaggio fatto dalla nostra redazione ha portato come risultato a una vera e propria hit parade dei cori da stadio più graditi dai napoletani.

Quelli più avanti con gli anni hanno ricordato addirittura il “3-3 4-3 forza azzurri olè”, così come non hanno dimenticato il “Tira la bomba” dedicato a Careca. Sempre dedicati a Careca erano i cori “Magico Careca sai perchè abbiamo scelto te? Insieme a Maradona vinceremo la Coppa dei Campioni” e poi il “Vola sotto la curva vola, la curva si innamora, Careca segna ancora”. Chi ha vissuto il periodo storico dell’eredità di Maradona, ha voluto cantare “Prima Maradona, poi Gianfranco Zola, poi Benito Carbone”, il canto per esorcizzare la nostalgia dell’addio a Re Diego.

Ma l’hit parade decretata dal sondaggio vede le prime sei posizioni occupate dai cori che hanno fatto, stanno facendo e forse faranno ancora la storia dei momenti indimenticabili legati al Napoli:

  • 6° posto – “Quel ragazzo della curva B“: quella che incomincia con “‘Na bandiera tutta azzurra” e che per tanti anni ha rappresentato un motivetto per identificarsi nella napoletanità;
  • 5° posto – “Oh mamma, mamma, mamma, sai perchè mi batte il corazon?”: il coro che accoglieva Re Diego al suo ingresso in campo;
  • 4° posto – “Siamo i figli del Vesuvio”: una reazione d’orgoglio, una sorta di rivincita contro chi invoca il vulcano napoletano per ‘punire’ i napoletani;
  • 3° posto – “Porompompero“: il canto nato così, quasi per caso in un Napoli-Lecce accompagnato da un ballo sugli spalti che sembrava emulare il movimento delle onde del mare;
  • 2°posto – forse un po’ a sorpresa la posizione d’onore è occupata dal canto che da due stagioni a questa parte saluta le vittorie degli azzurri: “Un giorno all’improvviso”;
  • 1° posto – la canzone regina, il coro più amato dai tifosi del Napoli è uno dei pezzi storici della canzone napoletana: “Oje vita oje vita mia”.

Quindi per i tifosi del Napoli ” ‘O surdato ‘nnammurato” resta ancora il coro preferito per salutare i grandi successi, quelli che meritano di essere condivisi tutti insieme con le lacrime di gioia agli occhi.

E’ il coro che ha salutato al San Paolo i due scudetti. E’ il coro che ha salutato a Stoccarda la vittoria della Coppa Uefa. E’ il coro che ha salutato le vittorie delle coppe del Napoli di De Laurentiis.

E’ il coro che in tanti stanno già provando con la speranza di tornare a ricondividere tutti insieme, quelle lacrime miste di gioia e di emozione, miste di azzurro e di…tricolore.

 

 

 

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