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Sott’ E ‘Ngopp: I 91 motivi per continuare e la sepoltura

Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Napoli e Crotone

 SENZA SCONTI: Il Crotone saluta la Serie A dopo un campionato di buon livello, deciso dagli scontri con le dirette avversarie che non sempre hanno regalato i risultati sperati. Probabilmente in molti della tifoseria azzurra avrebbero preferito la retrocessione di una tra Udinese, Chievo e Cagliari, ma le regole del calcio impongono serietà e massimo impegno sempre, soprattutto quando una stagione splendida come quella del Napoli esige di essere onorata fino in fondo. Un esito, quindi, annunciato quanto inevitabile.

COSA MANCA: Legittimo chiedersi, considerando inevitabile il “vantaggio istituzionale” che i partenopei non potranno mai detenere, cosa sia mancato a questa squadra per vincere il campionato. Sicuramente la fortuna non ha girato quando Ghoulam e Milik si sono infortunati gravemente, ma l’ago della bilancia, nonostante questo, sta tutto nel mercato. Solo con aggiustamenti adeguati alle ambizioni del club si potrà colmare il distacco tra gli azzurri e la Juventus. Starà quindi alla società scegliere se proseguire un percorso di crescita continua, ponendo gli ultimi tasselli nel mosaico di un progetto che ha bisogno di una svolta finale per arrivare al titolo.

 SEPOLTURA: Hanno fatto scalpore le immagini postate da Douglas Costa dei tifosi bianconeri che esponevano bare con i nomi di Sarri e Insigne. Volendo tralasciare la storpiatura dello sfottò (che prevederebbe lo stemma della compagine rivale) e l’inserimento perfetto del brasiliano nello “stile Juventus”, ci limiteremo a considerare come i supporter juventini abbiano cercato di seppellire le proprie paure più profonde, mentre la loro società anno dopo anno sotterra il calcio italiano per i propri scopi. L’unica cosa peggiore di subire questo scempio, infatti, è quella di tifare per la società che lo mette in atto. I tifosi juventini, come direbbe Milan Kundera, sono alleati dei propri becchini.

 91 MOTIVI: Alla fine della stagione si tirano le somme, e i numeri difficilmente mentono. I 91 punti realizzati non permettono di vincere il titolo ad un Napoli che rimane una squadra da impazzire, che grazie a Sarri sarà ricordata come un modello di calcio da imitare. La gestione del pallone e la disposizione offensiva come difensiva, i triangoli e gli scambi rapidi hanno avuto un impatto, oltre che per lo spettacolo in sé, sull’immagine della società, aumentando l’appeal nei confronti di chi il calcio lo ama e lo studia. Questi sono solo alcuni dei motivi per i quali essere orgogliosi di questi ragazzi. Effettivamente forse sono anche più di 91.

 ALTRUISMO: Con l’ultima partita Insigne arriva a 11 assist in campionato. Tanti, ma non abbastanza se relazionati agli 8 gol realizzati. Un dato che evidenzia come, anche in una stagione non all’altezza della precedente dal punto di vista realizzativo, Lorenzo sia diventato ormai il cuore pulsante di questo Napoli, nonché il giocatore con tasso tecnico più elevato, in grado (come nell’occasione del gol di Milik) di decidere con giocate, volendo, anche da fermo.

 SOLO UN ALTRO GIRO: Il futuro incerto di Sarri a Napoli tiene un’intera tifoseria col fiato sospeso. Come un bambino alle giostre a pochi minuti dal tramonto, il nostro desiderio è quello che la lunga giornata felice (che dura da tre anni) non si concluda mai. E all’ineluttabile fine che tutto accompagna nella vita, l’unica richiesta possibile è proprio quella ingenua di un ragazzino: solo un altro giro, un altro gettone sul carosello che tante gioie ci ha regalato. Un altro anno per divertirci come matti, e sognare come i bambini.

 

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