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Sott’ E ‘Ngopp: Il 4-3-3 e la fragilità

Ecco l’analisi della nostra redazione dei peggiori e dei migliori momenti andati in scena nella partita disputata tra Milan e Napoli

FRAGILI: Milan e Napoli sembrano due vecchietti che si sfidano a colpi di bastone, ricordando intanto i loro tempi migliori. Gloriosi e lontani per i diavoli, divertenti e più recenti gli azzurri, che ormai stanca gli occhi per lunghi tratti dei propri match. Il risultato è tutto, dice qualcuno. Ma già tornare a guardare una partita di calcio vera sarebbe un inizio.

NON RICORDO: Non ci viene quasi più in mente l’ultima vittoria del Napoli, lontana addirittura 6 partite fa. Mercoledì ad Anfield la squadra di Ancelotti può centrare la qualificazione agli ottavi. Un’impresa quasi impossibile per una compagine che sta toccando il fondo, e che non sembra avere intenzione di risalire. La rottura tra giocatori e ADL completa l’opera. Meglio dimenticare.

DIVERTENTE: Nel momento buio degli azzurri, Hysaj non solo torna a giocare con continuità, ma cerca anche di far divertire i suoi. Un paio di movimenti sbilenchi e uno scherzone in piena regola nella propria area di rigore. La palla esce di un soffio sull’intervento dell’albanese verso la propria porta. A Meret quasi prende un colpo.

LO SANNO: Crescita, lenta ma inesorabile, di Irving Lozano. Non solo gol, ma alcuni segnali nei movimenti, e nelle prestazioni. Non è ancora il fenomeno messicano che ci si aspetta, ma si intravede qualcosa. Lo sanno i messicani che lo acclamano in nazionale. Iniziano a vederlo i napoletani.

 

UNO CONTRO TUTTI: La presenza di Allan al centro del campo è una delle poche certezze di una squadra abbattuta dagli eventi e dalla sua stessa società. Il ciclone brasiliano non si ferma mai, e salva in tante occasioni un Napoli bruttissimo, ma tutto sommato solido nei suoi uomini più ruvidi, compresi i due centrali.

 

4-3-3: Il finale arrembante degli azzurri sta in buona parte nel cambio di modulo. Nonostante la sfortuna nell’uscita per infortunio di Insigne, l’attacco e il centrocampo a tre hanno fornito un controllo maggiore del gioco, permettendo di schiacciare il Milan. D’altronde, perché una squadra senza esterni di centrocampo dovrebbe giocare col 4-4-2?

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