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Sott’ E ‘Ngopp: il Tempo al tempo, i 4 Punti e la Coperta Lunga

Milik Cagliari Polonia

Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Cagliari e Napoli

TROPPI VIDEOGIOCHI: Una fascia destra scalmanata arremba contro il Cagliari soprattutto nel primo tempo. Ounas e Malcuit sembrano avere il piglio dei ragazzi che cercano di imitare le giocate da videogame. Questo non è necessariamente un male, ma alcune imprudenze nella realtà potrebbero arrecare danni. Rimane il valore aggiunto e la conquista graduale di continuità, soprattutto nel terzino dal capello appariscente, in grado più di una volta di mandare in difficoltà la fascia sinistra cagliaritana.

TEMPO AL TEMPO: Ridicole ed esagitate le proteste di Maran e dei suoi per i pochi secondi non concessi dopo il recupero di sette minuti. Già, sette, tutti derivati da perdite di tempo eccessive dei cagliaritani, i quali hanno trasformato la Sardegna Arena in un ospedale di guerra per tentare di reggere lo 0-0. Al minuto 91 la situazione si ribalta, e i minuti spesi per terra non lasciano più spazio per un altro recupero prodigioso come contro la Roma. L’angolo di curva composto da tifosi azzurri esulta e la partita finisce in un meritatissimo trionfo partenopeo.

WEB AMARIO: A seguito del match perso a Liverpool, qualche “mente superiore”, per dirla alla Ancelotti, ha pensato bene di invadere con degli insulti i profili social di Mario Rui, colpevole di non aver tenuto Salah in occasione del gol decisivo dei Reds. I suddetti hanno dimostrato ancora una volta come la rete metta in luce le debolezze più infime dei tifosi (e degli esseri umani in genere). Tra l’altro, del portoghese si potrà parlare bene o male, ma per grinta e applicazione in campo rimane uno dei migliori nella compagine azzurra.

 

CAMBIO DI MARCIA: Quello che sembrava un primo tempo giocato malissimo (e che in parte lo è stato), nella ripresa comincia ad assumere le sembianze della tattica di un grande stratega. Stancare gli avversari nel fisico nei primi 45 minuti di gioco, per poi esordire nel secondo con un assetto più offensivo, riemergendo in tutta la propria tecnica. Il Napoli crea più in 5 minuti di ripresa che nell’intero arco della prima frazione di gioco, probabilmente anche grazie allo zampino astuto del mister.

4 PUNTI: La traversa interna colpita da Milik sembrava il preludio per un’altra serataccia del polacco, che dopo l’errore di Anfield sembrava ancora una volta viziato nel suo talento dalla cattiva sorte. E invece Arkadiusz non molla, si prende la palla in una delle ultime occasioni per vincerla e segna con una punizione perfetta. Dopo Bergamo, altri due punti messi nel sacco di un giocatore che può, evidentemente, dire la sua eccome in questo Napoli.

COPERTA LUNGA: Dopo tanti anni abituati ai problemi di una rosa mai completa, finalmente il Napoli possiede ricambi per ogni ruolo. La possibilità di partire dall’inizio senza Mertens, Insigne e Callejon rappresenta una crescita necessaria, sebbene costituisca inevitabilmente un rischio. Gli ottimi risultati raggiunti fino ad ora permettono di dare fiducia al modus operandi di Ancelotti, soprattutto in virtù di una Europa League in cui gli azzurri potranno provare ad andare fino in fondo.

 

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