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Sott’ E ‘Ngopp: La Notte degli Oscar al Tardini, Nominati e Vincitori

Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Parma e Napoli

FLOP ANNUNCIATO?: Facile a dirsi, a posteriori, ma probabilmente il più grande limite del Parma sta nella sua predisposizione offensiva. Una piccola che non si chiude può diventare carne da macello contro questo Napoli, che non ha mai perso la solidità difensiva e aspettava solo il ritorno della fantasia in attacco. Sotto i colpi della squadra messa in campo perfettamente da Ancelotti, gli emiliani subiscono la più larga sconfitta del loro campionato.

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: Ammirevole il tentativo di Inglese, in prestito al Parma dal Napoli, di reggere da solo l’attacco emiliano. Nel primo tempo il compito estremo quasi gli riesce, nella ripresa cala vistosamente e non tiene più il pallone. Gervinho non lo aiuta, e alla fine i suoi compagni cadono definitivamente nell’uragano partenopeo, inficiando anche la sua prestazione.

SOLO IN NOMINATION: Nella serata che anticipa la notte degli oscar, Dries Mertens perde, nonostante le tante nomination, la possibilità di agguantare un gol che manca dalla gara interna col Bologna. Difficile per il belga vedere la propria squadra vincere di quattro reti senza riuscire a mettere lo zampino. La prestazione è tutto sommato positiva, ma il vero folletto belga latita ancora lontano dalle luci della ribalta.

 

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA: Qualcuno lo chiamava polpo, altri lo tacciano di poca malizia. In un colpo solo Arek diventa cattivo, quasi sadico. Piazza il pallone del 2-0 con una punizione scaltra sotto la barriera (dopo il conciliabolo con Koulibaly), e neanche guarda Mertens solo in area quando calcia per la doppietta. Indiscusso protagonista di serata.

MIGLIOR MONTAGGIO: La furia polacca che distrugge il Parma si incarna nei piedi di Milik e Zielisnki. Piotr, in particolare, dal primo minuto fa intendere di essere in gran giornata. Finte, frenate, giravolte e piazzati. Tutto perfetto, montato alla perfezione in un centrocampo che è un capolavoro. La continuità rimane l’ultimo tassello prima di sbancare definitivamente al botteghino.

MIGLIOR FOTOGRAFIA: Questa volta il Napoli c’è, e non solo nei gol. Gli errori sotto porta delle ultime giornate erano accompagnati spesso da un gioco poco fluido. Al Tardini invece la musica cambia, e la compagine torna al ritmo e al palleggio che qualche mese fa era la norma. La fotografia migliore del 2019, per ora: un modello per il futuro idoneo al risultato e non fare annoiare il proprio pubblico.

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