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Sott’ E ‘Ngopp: Mario Ruiz, la Kryptonite, il Purpo e i Purpetielli

Milik Napoli

Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Atalanta e Napoli

DIMENTICANZE: Dopo un primo tempo costruito sull’iniziale vantaggio ed una solidità tattica senza la quale giocare contro l’Atalanta diventerebbe impossibile, il Napoli rientra per la seconda frazione di gioco dimenticando la propria intensità nello spogliatoio. La prima parte della ripresa è tutta dei bergamaschi, che pressa e segna meritatamente il gol del pareggio, approfittando di un Napoli schiacciato e intimorito senza averne avuto motivo.

KRYPTONITE: Per ogni eroe esiste un punto debole. La kryptonite di Allan è gialla e spunta dal taschino dell’arbitro. Il brasiliano appare, a seguito dell’ammonizione rimediata nel corso del primo tempo, frenato in ogni sua impresa. Difficile pressare con troppa veemenza quando sussiste il rischio di lasciare la propria compagine in dieci; difficile pensare che il piccolo carro armato non riprenda la propria marcia inarrestabile dalla prossima di campionato.

PUNTUALITA’: Arriva, puntuale e inevitabile, l’ennesima rete dell’ex. Zapata corre, dribbla (addirittura Koulibaly), gioca per la squadra e segna il gol che vale il momentaneo pareggio. Chi ha giocato a Napoli e ha dimostrato attaccamento e affiatamento avrà sempre rispetto dai tifosi azzurri, ma magari la partita della vita ogni volta si potrebbe anche evitare.

 

MARIO RUIZ: La rete di Fabian. L’assist di Mario. La catena sinistra del Napoli fa la fortuna di Ancelotti nell’asprissimo match contro l’Atalanta. Nonostante un brutto tentativo di pallonetto sull’ennesimo assist di Insigne, lo spagnolo continua a stupire e segnare, confermandosi il fiore all’occhiello del mercato estivo. Il portoghese, invece, chiude con diagonali difensive degne del miglior Christian Maggio, sbraita un po’, e poi piazza l’assist da tre punti che sbanca Bergamo.

L’INIZIO E LA FINE: Con il gol di Milik crescono ancora i numeri del Napoli, pungente all’inizio e alla fine dell’ennesima partita di stagione. Sono i momenti migliori: i primi hanno valore razionale, permettendo di gestire meglio la gara; i secondi, con le squadre lunghe e i tempi stretti, regalano invece una gioia difficilmente descrivibile, puramente emotiva. L’alfa e l’omega del calcio, il principio e la fine della fede riposta dai tifosi.

PURPI E PURPETIELLI: Le ingiurie si sprecano, durante un match, nei confronti dei giocatori avversari, ma anche dei propri quando questi ultimi sbagliano. Sorte diversa è toccata a Milik, che nelle ultime due settimane ha ricevuto, non solo durante i minuti giocati, pochissima fiducia dall’ambiente napoletano. Il purpo ha messo i suoi tentacoli sul pallone della vittoria con una giocata da favola, rischiando di trasformare i propri detrattori in tanti piccoli purpetielli.

 

 

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