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Sott’ E ‘Ngopp: Napoli epico, Cagliari abbattuto

Ecco i Flop e i Top della nostra redazione dopo la partita tra Napoli e Cagliari

BRUTTI RICORDI: Uno solo degli ex di giornata siedeva in panchina, ma non era un sostituto. Correva l’anno 2005 quando Massimo Rastelli, che aveva indossato la maglia azzurra nella stagione 2001-2002, segnava con quella verde dell’Avellino proprio contro il Napoli, nella gara di ritorno dei play off per accedere alla serie B. Furono proprio gli irpini a risalire, lasciando i partenopei un altro anno nell’inferno della Serie C. Ad oggi, però, le cose sono totalmente cambiate.

AFFONDATO: Delle tante belle giocate fatte dal Napoli nel corso del match, la più bella rimane la pallonata rifilata (involontariamente) da Insigne all’ex Cigarini, che da quando ha lasciato la Campania spesso ha tenuto maggiormente a manifestare il suo odio incondizionato per la sua vecchia squadra che a giocare a calcio. Di lui in azzurro, nonostante tutto, rimarrà quel gol fantastico al Milan che apriva la rimonta del primo Napoli di Mazzarri: una palla calciata bene, potentemente, esattamente come quella che Insigne gli ha depositato sul naso.

PAVO-SOLO: Una parentesi sociale, quella di Leonardo Pavoletti all’omra del Vesuvio, ricca di tweet e di show da DJ, ma purtroppo mai di reti o prestazioni soddisfacenti. Tornato al San Paolo come prima punta cagliaritana, Pavoloso non ha potuto neanche provare a segnare il gol da ex, vista la supremazia in campo dei partenopei e il poco sostegno dei compagni di squadra. A differenza del già citato di Cigarini però, per lui l’augurio è che ritrovi presto la strada giusta per dare nuovo impulso alla sua carriera.

 

-1: Aspettato tanto, troppo rispetto al solito, è arrivato finalmente la prima marcatura in campionato di Marek Hamsik. Una svolta necessaria per il centrocampista slovacco, non solo per avvicinarsi a Maradona nella classifica all time (manca solo un gol per eguagliare le 115 reti del Pibe de Oro). Dopo un inizio di stagione decisamente sotto tono, contro il Cagliari i primi segnali di una ripresa fondamentale per l’esito dell’annata.

EPICI: Koulibaly segna, Callejon dribbla, e tutti sanno fare tutto. Come l’Ulisse di Omero, la amcchina di Sarri si dimostra ancora una volta “polytropos”: dal multiforme ingegno. Sono tante le armi degli azzurri, imprevedibili nei movimenti, classici in alcuni colpi diventati ormai parte integrante del manifesto sarrita. Qualche tempo fa in pochi avrebbero pensato che la perdita di Higuain si sarebbe tradotta in un  vantaggio. Il Napoli ora è una testa unica, dipendente solo da se stessa, un poema epico tutto da raccontare.

I NUMERI: Le emozioni garantite dagli azzurri ai propri tifosi trovano riscontro nei dati, forse freddi ma sempre oggettivi, di una stagione che fino ad ora ha del clamoroso. Settima vittoria consecutiva in campionato, decima totale partendo dal preliminare col Nizza, contro l’unica sconfitta di Donetsk. Mai in campo senza segnare, il Napoli di Sarri è la prima squadra nella storia della Serie A che vince le prime 7 partite stagionali con un fatturato di 25 reti. Se son rose…

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