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Spalletti in conferenza: “Fiorentina forte, si deve essere tosti. Ghoulam e Mertens convocabili.

spalletti napoli

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Fiorentina di Serie A.

Queste le sue parole in conferenza stampa.

Spalletti sulla Fiorentina e su come la sta preparando

Come l’ho preparata? Di solito si prepara sia sul fisico che sulla testa prima di ogni partita. Si fa delle analisi su ciò che è successo e poi si va ad analizzare le due fasi della squadra avversaria. C’è poco tempo per andare a scavarci dentro con tutte queste partite, però la squadra ha una sua identità ed è facile prendere le indicazioni che si vanno a dare.ù

Fiorentina ostacolo più difficile? No, una delle analisi fatte è quella che in nessuna partita si deve dare qualcosa per scontato. Quello che è successo contro lo Spartak è evidente quanto è sottile avere il dominio la gara e poi subirla. Chiaro che la qualità che si va ad individuare è la forza poi sono le interpretazioni a fare il tutto. La Fiorentina è una grande squadra, per me è stata più una sorpresa gli anni scorsi dove non riusciva ad imporsi nelle parti nobili della classifica invece di quest’anno.

Per me non è una sorpresa la Fiorentina così, me l’aspettavo così. Siccome ora è allenata molto bene, perché Italiano ha fatto capire che sa fare questo lavoro dato che è un’altra cosa imporsi nella Fiorentina al primo anno, ci vorrà la propria forza. La Fiorentina doveva imparare questo comportamento e Italiano glielo ha insegnato. Ha vinto 4 partite e diverse fuori casa; ho visto fare un primo tempo, contro l’Inter, perfetto e da grande squadra.

Spettacolo ed efficacia in equilibrio o si deve cambiare qualcosa? Bisogna portarlo nello spogliatoio il premio che ho ricevuto perché non ho fatto nulla delle qualità di cui si dice. Un premio da dividere tra tutti i giocatori, lo staff… perché tutti sono partecipi ai risultati della squadra.”

Si ritorna sullo Spartak, su Osimhen, Ghoulam, la dualità Meret-Ospina e Mertens

Fa un po’ parte dei ragionamenti generali, si arriva in fondo chi riesce a gestire gli atteggiamenti come quello dell’istinto killer… sia una reazione, sia quello di girare in porta un pallone arrivato con una deviazione. Ci si deve far trovare pronti. In questi episodi si fa i complimenti a Osimhen perché dopo quell’episodio non ne ha fatti più. Gli si dice bravo perché ha capito che quello è un comportamento che non bisogna avere.

Poi si cerca di allenarlo sul fatto di farsi trovare pronto sulle palle ma è più l’istinto lì. Io ho avuto la fortuna di aver allenato in piazze importanti e di esser stato a contatto con situazioni del genere; a volte quando inizi non sai che direzione prenderà. Io ho una squadra che gli anni precedenti ha fatto bene per dei periodi ma è già lavorata e sa qual è il comportamento di una big.

Ghoulam? Viene con noi, se lo porto significa che sta bene. Viene con noi ed è a disposizione. Coppa d’Africa? Sono d’accordo sul fatto di non far incidere questa competizione negativamente sul club, sono al fianco di De Laurentiis su questo. Sono d’accordo sul fatto di quando si dice che a volte le nazionali devastano i club.

Ballottaggio Meret-Ospina? Sono due portieri forti, l’ho già detto, quando ce n’è uno si fa posto, ma due portieri non possono giocare e si penalizza più dei propri demeriti chi non viene scelto. Anche per loro ci saranno dei momenti di condizione che sale o scende e valuterò. Quello che faranno mi darà le indicazioni, sono due portieri fortissimi.

Mertens? Sta a posto, a volte si fanno valutazioni, avrei voluto farlo giocare nell’ultima partita, ma lo scorrimento della gara ti ribalta i calcoli ed è venuta fuori una gara diversa in cui ho usato altri calciatori che non avrei voluto usare per riprendere il risultato. E’ a disposizione, e lo possiamo usare.”

Sull’intervista di Massimo Mauro, ancora su Osimhen, sulle parole di Koulibaly e sui tifosi

Se una squadra è più forte gli facciamo i complimenti, ma il punto è che erano alla nostra portata, un po’ di dispiacere c’è per non aver esibito il nostro meglio ma le prese di coscienza fanno crescere l’uomo oltre che al calciatore.

Massimo Mauro sul fatto che il Var ha tolto centralità all’arbitro? Secondo me il Var ci deve essere. Succede l’episodio in area di rigore e mi giro per vedere e dicono “non c’è”. Il Var è una soluzione che va a crescere ed è una evoluzione della classe arbitrale che è corretto che ci sia. Se si va a leggere il regolamento è abbastanza chiaro. Poi se ci sono episodi sottili in cui si buttano dentro… è una cosa bella quella del Var.

Saper leggere i momenti e come sfruttare Osimhen? Ci sono sempre delle vie d’uscita e delle soluzioni quando qualcuno tenta di crearti dei problemi; ci vuole personalità e bisogna avere il coraggio di affrontarli. Non bisogna sempre dare la colpa ad altri, bisogna giocare palla più veloce e più precisa e capire quando si deve dare una mano. Se non c’è il tempo di scegliere il passaggio in profondità, si deve andare incontro e dare una mano.

Parole di Koulibaly dopo lo Spartak? Secondo me non è successo che hanno pensato alla Fiorentina, ora son tutti a cercare la rottura dell’incantesimo. Si tratta di essere squadra forte o no, perché se non si è forti ci vengono addosso. Si tratta di essere tosti o non tosti.

Lo dico io, tifosi fiorentini e napoletani possono insultarsi ma devono sapere che sono gemellati dalla passione e dall’amore per la squadra. Fiorentina e Napoli sono tifati al 100% dalla propria città. Cercare di indirizzare la passione verso un nemico o qualcun altro è uno spreco grave; la passione si combina con l’amore, poi se si cerca di deviarla nell’odio diventa distruttivo per sé stessi. Si sprecano energie che possono essere rivolte alla propria squadra.”

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