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Spalletti in conferenza: “La storia ancora non è scritta. Lavoriamo concentrati senza perdere di vista l’obiettivo”

Spalletti in conferenza stampa al Konami Training Center di Castel Volturno alla vigilia di Napoli-Milan: “L’assenza delle curve allo stadio conta quasi come quella di Osimhen”

Al Maradona si gioca domani alle ore 20:45 Napoli Milan, senza Victor Osimhen infortunato. L’attaccante azzurro potrebbe recuperare per la partita di andata con i rossoneri in Champions.

“Il Napoli senza Osimhen per Pioli non fa una grande differenza?  Certo è un’assenza che pesa ma senza Osi la squadra ha giocato sempre da Napoli. La differenza l’hanno fatta calciatori come il Cholito, lui sa che a calcio non si gioca solo con i piedi ma anche con la testa raggiungendo risultati importanti anche avendo a disposizione fette piccole di tempo. Simeone sarà magari meno veloce di Osi ma è bravo di testa, a dialogare con la squadra, a difendere palla, a giocare spalle alla porta. Anche emotivamente…La squadra in assenza del nostro attaccante nigeriano ha avuto una reazione importante come le competizioni che stiamo disputando. A certificare che sia un gruppo che riesce a sostituire chiunque quando c’è la necessità lo hanno dimostrato loro. Abbiamo fatto grandi partite anche con grandi avversari. È una partita da tripla che vale doppio. Il Milan è una squadra forte, ha vinto il campionato lo scorso anno. Simeone merita di più di quello che gli ho concesso. Ha avuto poco tempo solo perchè davanti ha uno come Osimhen. Olivera o Mario Rui? Entrambi forti. Tutto per lei…vuol dire mettere a frutto le qualità di entrambi i calciatori. È sempre il risultato che conta alla fine”.

Pioli ha dichiarato che il Milan è la squadra che ha messo più in difficoltà, è così?

In realtà non solo il Milan ci ha messo in difficoltà quest’anno. Certo i rossoneri hanno una rosa ampia, possono contare su varie soluzioni: fraseggiare dal basso fino a far gol,  fanno ripartenze fulminee, sparano palla lunga a favore del centravanti. Raspadori è a disposizione, un recupero che vale moltissimo considerando ciò che è avvenuto a Osimhen. Domani parte dalla panchina ma ci può essere molto utile.

Sui prossimi confronti in Champions

“Il faro della Champions ti fa ritrovare il migliore abito, la migliore forza. Mi aspetto dai calciatori quel carattere forte per sopperire ogni stato d’animo”.

Su Napoli tinta di azzurra

“Vedere bandiere che sventolano ovunque è una gioia ma la storia ancora non è ancora scritta. Lavoriamo concentrati senza perdere di vista l’obiettivo. Non pensiamo di aver già vinto.  Questo modo di pensare se lo possono permettere solo i superficiali”.

Sugli impegni dei giocatori con le rispettive nazionali

“Dalla nazionale tornano spesso stanchi e infortunati. Non posso far altro che raccomandarmi  e lo faccio sistematicamente. Succede ovviamente a tutti i club”.

Quanto si sente napoletano?

“La mattina alle 7 passo a prendere Ciro (il manutentore, ndr) per fare colazione…Per migliorare la lingua e calarmi nello scenario sempre di più. La città è bella da impazzire ma guai a distrarsi. Per il contatto…Davanti ho un obiettivo troppo importante, le energie non vanno perse, dobbiamo cercare di dare qualcosa alla città di Napoli. Tutto il resto è banale”.

Sul contratto

“A questo non penso. La società ha la possibilità di prolungare il contratto, a me interessa solo il Napoli e i risultati del Napoli. È un pensiero mio e mi auguro sia anche quello dei calciatori. Sappiamo tutti quanto è importante e fondamentale raggiungere il traguardo. Per Osimhen, potrebbe recuperare per la partita di andata con il Milan in Champions”.

Pioli sostiene che il Napoli non sia imbattibile…

“Ha ragione (ride ndr) è il gioco delle parti. Rispetto allo scorso anno se si va a vedere il confronto ..sono state più scadenti le altre o siamo stati noi particolarmente bravi? L’anno scorso c’erano 4-5 punti dalla seconda, se ora ce ne sono 20. Secondo me, abbiamo fatto un percorso straordinario”.

Sui tifosi che domani tiferanno ma solo all’esterno dello stadio

“Tutto ciò che abbiamo fatto lo abbiamo ottenuto anche con l’apporto del pubblico. Senza tifosi siamo penalizzati. Apprezzo i sacrifici che vengono fatti dalla gente per acquistare i biglietti: in questa contrapposizione ci rimette la squadra. La mancanza delle curve in partita è pesante quasi quanto la mancanza di Osimhen. Non entro nel merito ma quello che non va fatto è penalizzare la squadra”. 

In riferimento a ‘tutto per lei’ (la squadra) alla Sanità e all’ammirazione per Spalletti

“Diventa facile assorbire tutto questo affetto che trasmette la città. Mi sembra di non essere un allenatore ma uno a cui piace fare l’allenatore. Sono un po’ anomalo, mi impegno al massimo e ci sono dei posti dove questo viene riconosciuto più di altri perché sono più sensibili”.

Sulla duttilità di certi giocatori 

Quando si gioca in un reparto offensivo di una squadra di alta classifica i giocatori devono saper essere in un certo modo. Recuperare palle è fondamentale. Il calciatore moderno è quello che sa fare più ruoli: Di Lorenzo ne è un esempio. Il calciatore internazionale dove lo metti fa la sua parte. Questo tipo di atteggiamento e determinante” .

 

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