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Spalletti in conferenza: “Partita complicata, è stata una prova di maturità. Dobbiamo essere bravi a giocare a ritmi internazionali”

spalletti conferenza

Mister Spalletti, dopo la partita contro la Cremonese, ha parlato in conferenza stampa dove ha commentato la prestazione degli azzurri.

Queste le parole di mister Spalletti in conferenza:

Se era la gara che mi aspettavo e come l’ho risolta? È stata una partita complicata perché la Cremonese ultimamente gioca un buon calcio e ha reso la vita difficile a tanti. A Lecce ha fatto un risultato importante, si dà per scontata la classifica ma quella della Cremonese non è veritiera perché meriterebbe di più e qui viene fuori la complicazione della partita di oggi, c’era una squadra organizzata che dopo il pareggio ci ha reso la vita difficile perché non siamo stati bravi a tenerla sulle nostre caratteristiche e quando la partita cambia in questa maniera qui si complica tutto.

Questa una prova di maturità? Si, ce la siamo meritata attraverso uno scorrimento che non rispecchia le nostre qualità. La squadra è stata matura a portare a casa un risultato importantissimo. La Cremonese si chiudeva bene, su queste pallate ripartiva bene e aveva chiaro cosa fare sulle ripartenze. Non diventa facile mantenere il possesso e andare a cercare gli spazi per entrare mantenendo comunque l’equilibrio per la prevenzione della perdita di palla. Il terzo gol è merito di Kvara, si scrive Lozano marcatore ma va dato a lui, così capisce che è come se l’avesse fatto lui.

Come vedo Simeone? Io vedo più di un ragazzo come lui, come Olivera a cui non ho ritagliato moltissimo spazio e invece quando entra si fa sempre trovare pronto come quando ho alternato Politano e Lozano. Quest’anno si vede che tutti cercano di valorizzare i minuti in cui giocano. Simeone per nazionalità, caratteristiche individuali e entusiasmo e voglia di affermarsi riesce subito a trasferire nel giocato la garra che ha. Lui viene anche penalizzato in alcune scelte, ma se io faccio al contrario mi ritrovo con Simeone che ha giocato 70′ e non ha la forza che ha avuto nel gol del 2-1. Un conto è entrare con la cattiveria che ha lui, una cosa è farlo negli ultimi 20 minuti dopo che ne ha giocati 70′.

Vittoria diversa dalle altre? Sì, è un’estensione a livello di squadra di quelle che sono le nostre capacità. Dobbiamo essere bravi a giocare a ritmi internazionali, ma a volte ci adattiamo a ritmi italiani. Noi dobbiamo invece mantenere gli altri, perchè siamo noi che determiniamo il ritmo della partita e dobbiamo portarlo dove abbiamo più qualità. Però ripeto che davanti avevamo una grandissima Cremonese. Faccio i complimenti a Massimiliano, il fatto che l’ho portata a casa è un extra complimento per i calciatori.

Qual è la differenza tra questo Napoli primo in classifica e quello della scorsa stagione? Io vedo che alcune cose ci escono differenti, delle vittorie e delle giocate e su come stare in campo siamo maturati rispetto all’anno scorso. Abbiamo giocato su due campi difficilissimi. Siamo in condizione e vogliamo continuare a fare così, forse dobbiamo migliorare su ciò che non ci piace e bisogna metterci la mano.

Le parole di Alvini sul rigore? Per come l’abbiamo visto noi è rigore. Rigore è rigore e Kvaratskhelia ha avuto mani addosso, sui fianchi e dice di aver ricevuto qualche comportamento che non si fa. Lui è un giocatore che ancora deve entrare del tutto in confidenza con il nostro calcio e su come stiamo in campo, così non si fa. Poi la partita è andata su binari corretti ma all’inizio c’erano un sacco di perdite di tempo.

Ad Alvini auguro il meglio possibile perché è un grande allenatore e di portare a casa gli obiettivi della stagione.”

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