Serie A

Spalletti: “Juve arrabbiata? sapeste quanto siamo arrabbiati noi…”

Luciano Spalletti, tecnico dell’Inter, ha parlato nella conferenza-stampa pre-match della sfida alla Juventus.

 

 

 

“Bisogna stare attenti, non dobbiamo creare confusione sul nostro obiettivo, a noi interessano i tre punti in più per l’obiettivo dell’Inter non i tre in meno della Juventus. Sarà bellissimo vedere San Siro sciarpato di nerazzurro, ci sono tantissime persone, c’è tanto affetto, il sentimento fa la differenza. I nostri tifosi sono a punteggio pieno dall’inizio dell’anno. La squadra sta bene ha fatto quello che doveva fare, è pronta per un match fondamentale per il nostro obiettivo. Possiamo regalare qualcosa di importante ai tifosi, mi aspetto qualcosa di grandioso. Noi in questa stagione abbiamo sicuramente lasciato dei risultati per strada, ma in generale ci siamo conosciuti meglio e siamo a un buon livello”.

Sarà una partita durissima ma abbiamo imparato a dialogare coi nostri difetti e questo rappresenta la crescita e il fatto che siamo pronti a giocarci l’ingresso in Champions in questo finale di stagione. Juventus arrabbiata? Pensate quanto siamo arrabbiati noi che non vinciamo titoli da sette anni… Ci metterei la firma per giocarmi la Champions all’ultima partita contro la Lazio. Vuol dire giocarci l’accesso alla competizione europea. Non è un peso, abbiamo la possibilità di giocarci qualcosa di grandioso, far ritornare in Champions tutto l’amore per questo club, rimettere le cose a posto, dobbiamo farci trovare pronti. Orsato? Non c’è problema, i nostri arbitri hanno qualità. Migliorano il calcio, la Juve ha vinto quasi sempre e non mi sembra che le statistiche di uno dell’altro dicano qualcosa di particolare o di diverso, hanno quasi sempre vinto per la loro qualità.

Mi aspetto una prova importante, la squadra è in crescita, queste sono partite che se cerchi di nasconderti vieni subito stanato. Bisogna prendersi delle responsabilità. Il saggio del calcio dice che prima della giocata illuminante, bisogna correre e portare a casa tanti contrasti e anche dopo la giocata illuminante, bisogna correre e portare a casa tanti contrasti.
Salah? L’ho toccato con mano il peso di quello che può mettere in un campo di calcio uno come lui. Il lavoro di Klopp è stato importante, io ci ho tentato tutto l’anno a dirgli di stare più centrale, a lui piaceva stare sull’esterno. Poi si è reso conto della posizione migliore per lui, ha margine per andare oltre ai numeri che ha portato a casa. Ama il suo lavoro, i compagni, è disponibile a mettere a disposizione tutto se stesso per l’obiettivo”.

Fonte: premiumsporthd

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