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Stagione ok anche col terzo posto: ma il Napoli cancelli l’incubo preliminari

Il “rischio” c’è: ad oggi, scalvare la Roma sembra complicato. Occhio, però, ad affrettare giudizi estremi.  

Niente catastrofismo, nessuna sentenza: la stagione del Napoli andrebbe valutata col segno “più” davanti anche in caso di mancato accesso diretto ai gironi della prossima Champions League. Semplicemente perchè quello di quest’anno potrebbe essere il miglior rendimento – in termini di punti – della storia del club. Con i 71 attuali, infatti, sin qui il Napoli viaggia con una marcia superiore rispetto allo scorso campionato, tanto da aver messo nel mirino il precedente record di punti (82). Per non parlare degli altri numeri: gol totali – mai gli azzurri erano riusciti a segnare così tanto (98) nelle prime 45 partite ufficiali – e vittorie esterne – altre tre trasferte disponibili per conquistarne più delle 10 attuali.

Nel caso venisse fallito il sorpasso ai giallorossi, bisognerà attendere ancora un pò prima di tirare la linea e fare i conti: il voto finale passerà indubbiamente per il preliminare, dunque andrà rinviato. All’ultima settimana d’agosto – 22 o 23 (date del ritorno del play-off) per l’esattezza -, cioè subito dopo la prima giornata del prossimo torneo. Quando sarà definitivamente noto se la squadra di Maurizio Sarri avrà superato oppure no l’esame di ‘riparazione’.

La prova del nove, però, ci sarebbe qualche mese prima: giugno e luglio saranno indicativi per capire se la società avrà imparato dagli errori commessi nell’estate del 2014, quando vennero posticipate le operazioni di mercato in attesa di conoscere l’esito del doppio confronto con l’Athletic Bilbao. Una ‘strategia’ pagata a caro prezzo: i mancati interventi – preventivi – nel rafforzamento della squadra incisero sull’eliminazione; inoltre, nell’ambiente aleggiava un alone di negatività inconsciamente generato dall’umore della tifoseria, amareggiata per i colpi promessi e mai arrivati.

Ecco, allora, che il Napoli può paradossalmente trarre un vantaggio proprio da un suo (nefasto) precedente: farsi trovare nuovamente impreparati all’appuntamento avrebbe del clamoroso e sarebbe un delitto contro tutti gli sforzi compiuti per arrivare a questi livelli. Dove il gruppo è consapevole di aver toccato con mano  che non manca moltissimo per stare al passo delle migliori d’Europa: il gioco dà una grande mano, il Real ne sa qualcosa. Sarà importante non fermarsi proprio adesso: “Bisogna fare un passo in avanti, altrimenti si torna indietro”, è il diktat recentemente espresso da Sarri.

 

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