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Talk-show partenopei, Pedulla: “Qui non si vuole vincere ma qualificarsi in Champions”

Consueto appuntamento con il lunedì pallonaro dei salotti tv partenopei.


Si parte da Canale 8, dalla trasmissione “Ne parliamo il lunedì” condotta da Silver Mele.

Paolo Paoletti: “Tutti vogliamo sapere perchè i rapporti tra presidente ed allenatore si sono incrinati, e poi perchè questa squadra sembra sciogliersi rispetto a quella dello scorso stagione che è arrivata seconda. Credo che il Napoli stiano pagando lo scarso rendimento di Jorginho ed Allan. Questa squadra però, al di la degli errori di mercato e degli infortuni, non è da sesto posto. Come ce lo spieghiamo?
Insistere con Gabbiadini è inutile perchè è avulso dal gioco”.

Alfredo Pedullà: “C’è un disfattismo tale che incide sul rendimento. Qualcosa è successo, come non l’avere più un attaccante come Milik che funzionava per poi ritrovarti con un altro attaccante che era stato sfiduciato. Di cosa parliamo? Fare riferimento ai soldi spesi senza considerare quanto ha incassato, vuol dire svalutare il lavoro di un tecnico. Chi parla invece dei 250 milioni incassati? Si è rotto qualcosa tra tecnico e presidente. Un presidente che interviene anche sui tempi di recupero di Milik, completamente diversi rispetto a quello dei medici. Siamo seri.
Poi vorrei capire che senso ha ridiscutere il rinnovo di contratto arrivati a questo punto, oltre alle ingerenze sul modulo e la tattica. Dov’è l’unione, lo spirito d’intenti necessario per vincere? Credo che la volontà societaria sia quella di arrivare in Champions ma non quella di vincere”.

Xavier Jacobelli: “Il Napoli, malgrado le tante difficoltà, è in corsa per tutti i suoi obiettivi. Siamo solo a novembre e sembra che ne parliamo cose la stagione fosse finita. Ci vuole equilibrio. L’infortunio di Milik è un dato di fatto, non una giustificazione. Tuttavia ci sono dei numeri che sono dalla parte del Napoli, tiri realizzati e possesso, però ti ritrovi un Gabbiadini che accusa una pressione enorme senza mai poter giocare con tranquillità.
Bisogna capire solo se in queste ultime partite si potrà ricorrere ad un cambio tattico invece di parlare di tanti nomi di mercato.
Altrimenti bisogna valutare ed insistere con Gabbiadini, unico attaccante in rosa. Bisogna anche considerare l’assenza pesante di Albiol,i numeri parlano chiaro”.

Antonio Corbo: “Bisona capire che è successo, al di la degli errori dei protegonisti, De Laurentiis e Sarri. L’attesa di Milik non giustifica questà sterilità offensiva, spero che il Napoli provi a prendere Zapata che non è inferiore a nessuno dei nomi accostati. Tanto vale ripuntare su Gabbiadini perchè altrimenti continuare a trattarlo così significa bruciare 30 milioni.
Io so che Higuain si sia pentito di essere passato alla Juventus e che in realtà il trasferimento è stato voluto più dal padre e dal fratello. Anche l’incapacità di seguire la dieta che gli ha prescritto la sua società indica che si trova male ed è stato anche abbandonato dall’Argentina”.

Caiazza: “Non capisco perchè si bocciano già certi nomi per l’attacco. Secondo me Zaza può fare la differenza perchè si porta tanta voglia di riscatto. Anche il contrasto continuo di inizio stagione non è d’aiuto. Si parla di Albiol ma cosa poteva fare lo spagnolo sul gol di Keita e sull’errore di Ghoulam a Torino?”.

 

Passiamo a Tv Luna, alla trasmissione “Alvino dalla Luna”.

Francesco Modugno: “L’importanza di Albiol è certificata dai numeri. Con lui eri imbattuto, sei reti subite in sette partite. Oggi per tutti è quello autorevole che regge la difesa, aiuta Koulibaly ma prima non era così. Il Napoli ha una serie di primati nei dati, a mio parere manca la finalizzazione. Il Napoli corre tanto, la media gol dalla quinta in poi non fa più gol come prima. Il Napoli è bello che non balla. Gabbiadini rischia di diventare un bel rimpianto. Dal punto di vista tecnico il rapporto è arrivato fisiologicamente al termine. È normale non ritrovarsi in un sistema di gioco, ma non si può non riconoscere il talento a Gabbiadini e ora va corso il rischio di vederlo segnare altrove. L’Inter ha fatto andare via così Pirlo, Seedorf, Roberto Carlos e anche Coutinho ma è il calcio. Il Napoli tra Zaza e Pavoletti, potendo scegliere, preferirebbe il genoano. Non sarebbe una sorpresa non vedere Sarri sulla panchina del Napoli l’anno prossimo”.

Gianluca Monti: “Mertens ha sbagliato alcuni gol decisivi, stessa cosa Insigne. Il Napoli è anche un po’ impreciso. Insigne e Ghoulam sono due rinnovi da fare, sono due classe ’91 molto importanti. Ormai il rapporto tra il Napoli e Gabbiadini è ai titoli di coda. Pavoletti ha già giocato a Castellammare di Stabia, è falso che non voglia venire a Napoli per cause ambientali. Il Napoli corre il rischio che il 21/02 potrebbe essere fuori dalla Champions. Immaginare che giochi da febbraio fino a fine maggio con tre attaccanti in organico a me riesce abbastanza difficile da pensare. Credo uno basti, bisogna pensare al futuro che sulla panchina del Napoli per me è un interrogativo. Non puoi vincolarti prendendo un attaccante su cui non sei sicuro per la prossima stagione. Il progetto tecnico non va di pari passo con quello societario. È valido sul rettangolo verde, meno sulla progettualità”.

Gianluca Gifuni: “Insigne non è un cursore eppure corre 11 km a partita. Il Napoli ha già messo a segno cinque rinnovi importanti. Secondo Vettosi, un economista, il Napoli chiuderà il bilancio di 65 mln in attivo ma ciò non fa sì che il Napoli si permetta un attaccante a gennaio se non vendendo Gabbiadini per almeno 15 mln. A me piace molto Nestorovski, è riuscito a segnare tanto in una squadra derelitta come il Palermo”.

Antonio Giordano: “Penso che Ghoulam e Mertens rinnoveranno presto. Per Insigne c’è tempo ancora, non penso che usi l’articolo 18. Gabbiadini non rinnoverà. Penso che ognuno si sia fatto la sua idea, lui nel tridente sta male e cercherà forse altrove la fortuna che non ha avuto qui. Oggi uomini dello staff di Pavoletti mi hanno detto che nel giocatore non c’è nessun tipo di pregiudizio nei confronti della città di Napoli o della squadra. De Laurentiis, come ogni presidente, ragiona attraverso i risultati. De Laurentiis un po’ di meno, se lui vede Sarri come l’anno scorso ossia capace di arrivare ai risultati attraverso un’idea di gioco futurista, resta a Napoli. Questo momento di diversità di vedute può passare, potrebbe dipendere dai messaggi che Sarri invierà al suo presidente”.

Monica Scozzafava: “Mi domando quando sia la scadenza per i rinnovi di Ghoulam, Mertens e Insigne. Forse proprio per non correre il rischio di avere il rimpianto di vedere Gabbiadini segnare altrove lui è ancora qui. È vero che non ha fatto quanto ci si aspettava da lui ma nessuno ci ha messo del suo per coccolare questo talento del calcio italiano. Zapata a Napoli a gennaio significherebbe la fine dei buoni rapporti tra De Laurentiis e Pozzo perché i bianconeri hanno bisogno di lui”.

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