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Verdi: “Ancelotti ti arricchisce, con lui tutti importanti. Vi racconto la mia Napoli”

Simone Verdi, giocatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli a Valter De Maggio di questa sua avventura in azzurro.

 

 

“E’ stata una settimana bellissima, venivamo dalla sconfitta contro la Juventus, ma ci siamo ripresi subito contro il Liverpool, una partita bellissmia che porterò per sempre nel mio cuore. Poi proseguita la settimana bene contro il Sassuolo. Sapevamo che sarebbe stata una partia complicata, l’ha dimostrato contro l’Inter e contro la Juventus, è una squadra organizzata, siamo stati bravi ad aprirla subito e chiudela con il gran gol di Insigne.

Ancelotti tiene tutti sulle spine, il fatto che fa giocare tutti è positivo, ci sentiamo tutti importanti. Logicamente ci sarà chi giocherà di più e chi di meno, ma abbiamo tutti la possibilità di sfruttare le occasioni. E fino ad ora le abbiamo sfruttate tutti.

Il mio esordio in Serie A ho segnato al San Paolo. E’ una cosa che ricorderò per sempre, ma lo ricorderebbero tutti il primo gol in uno stadio come il San Paolo. Il mio primo gol in maglia azzurra invece è arrivato contro il Torino, una mia ex squadra, anche quello lo ricorderò per tutta la vita. E’ arrivato in modo naturale.

Ancelotti ti arricchisce il bagaglio tecnico e come persona e come giocatore. Sono stato fortunato ad avere sempre ottimi allenatori nella mia carriera. Il gruppo? Ci sono alcuni che già conoscevo, Meret, Hysaj, Mario Rui. Il gruppo è stato un po’ una sorpresa, non mi aspettavo fosse così semplice, con ragazzi di un’umiltà impressionante. A Dimaro sono salito su una sedia a cantare davanti a tutti, è stato molto più difficile fare quello.

L’Udinese in casa è una squadra difficile da affrontare, l’allenatore vuole un calcio propositivo. Poi arriva il PSG in Champions, una partita decisiva. L’importante è non perdere, ma è un test che ci servirà per capire quanto siamo cresciuti. Ad inizio stagione aveamo giocato contro il Liverpool in amichevole e abbiamo preso cinque gol. Ci ha fatto capire che dovevamo voltare pagina. Ora siamo cresciuti e abbiamo ancora tanto margine di miglioramento.

Obbiettivi nel 2019? Mentirei se dicessi che non voglio tornare in nazionale, ma al primo posto c’è il Napoli adesso. Inutile dire che se giochi bene con il club, la nazionale arriva. Piede preferito? Il mancino. Nei ruoli offensivi posso giocare ovunque, ora sto giocando a sinistra nonostante negli ultimi anni abbia giocato più a destra. Ora va bene tutto, l’importante è fare al meglio possibile. Poi deciderà il mister.

Su quello che è successo a gennaio, non è stato un rifiuto a Napoli, ma un sì a Bologna, una società che ha creduto in me nonostante il fallimento di Carpi l’anno prima. Mi sembrava giusto confermare la fiducia che avevano riposto in me. Poi ho accettato Napoli anche se avevo altre offerte. Napoli è una città che ci sta accogliendo bene, abbiamo avuto qualche problemino di adattamento ma è normale, io sono di Pavia, la mia compagna è di Bologna. Ma ci stiamo trovando bene, abbiamo trovato equilibrio e viviamo la città in modo spensierato.

Mia moglie? Siamo una cosa sola, scusate se paro con il “noi”. Siamo una coppia a cui piace vivere la città. Anche a Bologna eravamo partecipi. Napoli era nuova per entrambi quindi appena possiamo la visitiamo. Ci piace molto quello che può offrire, non solo quello che ha di bello, ma anche come musei, mostre. Ci piace arricchirci. Presepe? Ci hanno già regalato la statuina. E’ una cosa nuova per noi, la stiamo vivendo in modo positivo”.

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