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[VIDEO] A tu per tu con Edo De Laurentiis: “Mertens penso che accetterà”, poi parla di alcune possibili iniziative per i tifosi

Al termine della seduta mattutina di allenamento il vice presidente del Napoli Edo De Laurentiis si è fermato nell’antistadio del campo di Carciato a firmare autografi e scattare foto con i tifosi presenti.

La nostra redazione è riuscita a fare delle domande al vicepresidente Edo De Laurentiis.

Presidente complimenti perché concedersi ai tifosi è importante per farli riavvicinare a una società che ultimamente sentono un po’ distante.

“I tifosi sono importanti, ma non è vero che siamo distanti da loro”.

Scusi se insisto ma per chi è a diretto contatto tutti i giorni con i tifosi e raccoglie le loro opinioni la sensazione è proprio quella. Serve qualche iniziativa per farli sentire più coinvolti, più parte integrante magari aprendo un giorno a settimana gli allenamenti al pubblico.

“E’ una cosa alla quale stiamo pensando, così come stiamo pensando a qualcosa da fare durante la sosta per i mondiali quando abbiamo quasi tutta la squadra a disposizione”.

Le posso confermare che ai tempi di Diego una delle cose più belle ed emozionanti erano i giovedì al Centro Paradiso quando i tifosi potevano vedere da vicino i loro idoli.

“Farlo a Castel Volturno c’è qualche problemino…”

Scusi se la interrompo: e al Maradona?

“Lì qualcosa si potrà fare”.

Così come presidente servirebbe fare qualcosa sui prezzi dei biglietti per i più piccoli: un genitore non può giocarsi uno stipendio per portare due figli allo stadio.

“Sì qualcosa va fatto per i bambini fino a 7-8 anni…”

Scusi se la interrompo di nuovo ma anche per quelli con qualche anno in più anche per fidelizzarli…

“Si potrebbe creare un baby-club che potrebbe entrare gratis allo stadio”.

Quando firmano Koulibaly e Mertens?

“Abbiamo fatto una proposta di 6 milioni l’anno a Koulibaly e di 2,5 a Mertens, che è sorella a 5 lordi. Vedremo. Koulibaly per noi è troppo importante confermarlo ma non solo come calciatore soprattutto come uomo. Mertens penso che accetterà perché Napoli è una città che gli ha dato molto e molto può ancora dargli”.

Ma allora perché non hanno ancora firmato?

“Non posso mica stare nella testa di tutti i calciatori”.

Ed è vero quanto si dice su Fabiàn che se non rinnova sarà mandato in tribuna?

“Lui deve solo pensare a fare bene il calciatore”. 

A Koulibaly avete proposto anche un futuro da dirigente, siete pronti per fare una proposta del genere anche a Marek Hamsik?

“Per chi ha fatto bene per il Napoli le porte sono sempre aperte”.

Qualche collega presente chiede dei vivai e dei mancati investimenti per migliorali.

“E oggi chi investe nei vivai. Si preferisce andare all’estero, ma poi investire su chi, dove sono i Totti e i Del Piero?”

Bhe c’è anche da dire che forse il corto circuito del calcio italiano pieno di debiti è scattato proprio quando si è allargato oltremisura il numero di stranieri. Prima le squadre di Serie A compravano i calciatori dai club di Serie B e Serie C garantendo loro entrate economiche fondamentali per investire anche nei vivai.

“Purtroppo il calcio ha 5 miliardi di debiti, di che parliamo? L’Italia è per la seconda volta che non va al mondiale, di queste cose gravi bisognerebbe parlare. Io proporrei un tetto massimo di 1 milione di euro di ingaggio e premi a salire in base agli obiettivi che si raggiungono. Non è neanche giusto che un calciatore firma un contratto di 4 anni e dopo due anni già chiede il rinnovo se fa delle cose positive. Ma perché se per un anno non gioca alla sua altezza mica gli togliamo i soldi?”.

Ma visto che il suo papà si considera un innovatore non riesce a creare un gentlemen’s agreement con tutti gli altri top club che alla fine sono quelli che comandano?

“Mio padre passa per visionario ma poi a distanza di tempo i fatti gli danno ragione…”

Come è successo ad esempio per portare tutti i calciatori in panchina e portare il campionato a 18 squadre…

“Esatto. Però serve l’impegno di tutti altrimenti diventa difficile”. 

Posso muovere però una piccola critica?

“Certo”.

Va assolutamente migliorato l’aspetto comunicativo.

“Si può sempre imparare e noi siamo pronti ad ascoltare i vostri consigli le vostre critiche costruttive. Comunque ci possiamo lavorare”.

Per concludere arrivano due domande dai tifosi su Dybala e sulle parole del frateello Luigi presidente del Bari circa la vendita del Napoli se il club pugliese dovesse salire in Serie A.

“Dybala? Mai dire mai, ma stiamo lavorando per fare una squadra competitiva. vendere il Napoli? Quella di mio fratello è stata certamente una battuta”.

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