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[VIDEO] Kvaratskhelia: “Era il mio sogno giocare in un club famoso come il Napoli”

L’attaccante georgiano del Napoli Kvicha Kvaratskhelia ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di DAZN.

“La trattativa col Napoli è durata circa due anni. Loro erano davvero molto interessati ed io ero davvero felice. Non vedevo l’ora di indossare la maglia del Napoli. Sentivo che c’era interesse anche da parte di altre squadre, però avendo l’offerta del Napoli non ho pensato ad altro. Volevo giocare nel Napoli.

Volevo il Napoli perché quando mi capitava di guardare le loro partite pensavo che mi sarei potuto adattare perfettamente a quel tipo di gioco. Mi piaceva molto come giocavano.

Rimproveri Spalletti? Se l’allenatore ti dice una cosa, ci devi lavorare su, questo è il suo ruolo e ogni calciatore deve imparare dagli insegnamenti del suo allenatore. Con lui ho un rapporto molto bello, e anche lui con i calciatori ha un bellissimo rapporto: è una persona molto aperta.

La squadra? Tutti i giocatori hanno un bel rapporto tra di loro, come se fossimo una grande famiglia. Tutti quanti hanno avuto un ruolo molto importante anche quando sono arrivato quest’estate, mi hanno accolto molto bene e non me lo aspettavo, sono molto riconoscente per questo.

La città di Napoli è stupefacente per la sua bellezza e anche i napoletani sono delle persone eccezionali. Qui la città vive di amore per il calcio, è quando tutta la città tifa per te ti trasmette amore in ogni attimo. Per me questa città è amore.

Soprannome più bello? Quando si tratta solo di una piccola parte del nome Maradona associato al tuo, è un onore, crea un’emozione diversa dalle altre: mi riempie di orgoglio. Oggi ‘Kvaradona’ è sicuramente il mio preferito.

Il calcio è la mia vita e se le cose vanno bene c’è ancora più soddisfazione. Io faccio il massimo per la squadra, il resto lo valutano i tifosi, che ringrazio sempre tanto per il sostegno. Non me l’aspettavo, da un paese così piccolo come la Georgia è difficile arrivare a una grande squadra. Era il mio sogno giocare in un club famoso come il Napoli, ma ho ancora tanta strada da fare.

Il difensore più difficile che ho affrontato? In allenamento affrontare Di Lorenzo è sempre molto difficile lui è un grande difensore, fortissimo, è davvero un ottimo calciatore.

Io lavoro molto su me stesso, cerco delle giocate e soluzioni nuove per migliorarmi e diventare sempre più imprevedibile. Io cerco spesso di imparare nuove giocate e soluzioni, per diventare più imprevedibile. Quindi quello che si racconterà su di me sarà già vecchio e superato. Non potrà mai essere utile ai difensori.

Il tunnel? Non sono cose che puoi imparare allenandoti, semplicemente se mi accorgo che il tunnel potrebbe essere un modo per superare un determinato giocatore, se è la scelta migliore in quel caso e se tutte le condizioni lo permettono, allora sì, provo il tunnel. Ma ripeto: dipende dal momento, però non mi sono mai allenato su questo.

Il mio idolo da piccolo? Guti. Lo guardavo sempre e mi piaceva il suo modo di giocare. Era già grande quando lo seguivo io e poco dopo ha lasciato il calcio. Dopo Guti il mio preferito è diventato Cristiano Ronaldo.

Mio fratello più forte di me? Sì, sì, è vero! Però deve ancora dimostrarlo. Ha tutte le capacità per diventare più forte di me. Gioca come me: ala sinistra e attaccante.

Scudetto? Abbiamo ancora tanto tempo davanti e dobbiamo giocare molte partite. Per noi ogni partita è fondamentale e ovviamente faremo tutto il possibile per raggiungere questo traguardo. Ogni volta che scendiamo in campo lo facciamo per vincere, poi il tempo ci farà vedere quello che succederà.

La mia parola preferita in italiano ? Forza Napoli? Quella preferita in napoletano? Jamm’ ja”

In Georgia tutti amano il calcio e tantissimi georgiani hanno iniziato a tifare Napoli da quando ci gioco io. Quando gioca il Napoli a Tbilisi tutti guardano la partita”.

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