Rassegna Stampa

Zola: “Gattuso a Napoli ha fatto un’opera da manuale”

L’ex fantasista del Napoli Gianfranco Zola ha rilasciato un’intervista che è possibile leggere in versione integrale su “Il Mattino” oggi in edicola e della quale vi proponiamo un breve estratto.

“Quello ripartito dopo il coronavirus non è ancora al cento per cento il calcio che conosciamo. I ritmi sono un po’ bassi e manca una componente molto importante come il pubblico. È l’inizio, ci vuole pazienza. Era fondamentale ripartire, il ritmo partita e il tifo arriveranno.

Quando trascorri tanto tempo senza giocare, ti alleni ma il ritmo non è lo stesso. Niente ti prepara come la partita. I giri del motore sono differenti, tra allenamenti e gare, specie se si tratta di sfide che assegnano un trofeo. Ci vuole un forte spirito di adattamento da parte di allenatori e calciatori. 

La finale di domani? È molto equilibrata, il campionato è un discorso distante da questa sfida. La Juve ha grandi campioni e grande organizzazione, dall’altro lato c’è il Napoli che ha ritrovato la compattezza con Gattuso: difendono tutti e bene, una caratteristica tipica delle squadre di Gennaro. E trovare spazio per la Juve non sarà semplice, specie dopo il rientro di Koulibaly. 

La Juve, per la sua impostazione, è abituata ad attaccare alto per provare a chiudere gli avversari nella loro metà campo. Nel Napoli la rapidità e la velocità di quei piccoli là davanti rappresentano un valore aggiunto e si è visto nell’azione del gol del pareggio contro l’Inter.

Sarri noioso e ripetitivo? Chi come Maradona, Careca, Hazard vince quasi da solo le partite ha voglia di divertirsi ed emozionarsi, quella è la ragione per cui gioca a calcio e lo ama.

Per l’affetto che provo verso il Napoli e Napoli mi auguro che Gennaro possa far crescere la squadra e avvicinarla a quegli obiettivi che la piazza merita, anche se la concorrenza è molto forte. Ha fatto già un lavoro di rilievo con la sua serietà, la sua concretezza e la sua personalità: ha dato equilibrio al Napoli, lo ha reso quadrato e questo occorreva, con tutto il rispetto per Ancelotti. È arrivato al momento giusto e ha fatto un’opera da manuale”.

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