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A tutta tattica: Inter-Napoli

Inter-Napoli sarà una partita cruciale per i destini delle due squadre, andiamo a vedere come avranno preparato la partita Sarri e Spalletti.

 

 

San Siro, Milano, ore 20.45: fischio di inizio di Inter-Napoli, partita quanto mai importante per entrambe le squadre. I padroni di casa devono riprendersi da un lungo periodo di appannamento che la vittoria contro il Benevento non può aver cancellato, per rilanciarsi in zona Champions. Gli azzurri invece devono riscattare la sconfitta subita in casa contro la Roma per confermarsi al primo posto in attesa del recupero della partita della Juventus contro l’Atalanta. Per quanto riguarda Spalletti, dovrebbe iniziare con un 4-2-3-1 che prevede Handanovic in porta; D’Ambrosio e Cancelo terzini, Skriniar e Miranda al centro della difesa; Vecino ed uno tra Gagliardini e Borja Valero in mediana; trequarti con Candreva, Rafinha (o Brozovic) e Perisic; punta centrale il rientrante Icardi. Sarri invece punterà sicuramente sull’11 tipo, formazione che ormai potremmo cantare a memoria: Reina; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Mario Rui; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne.

Per quel che riguarda la chiave tattica, starà tutto nel capire come l’Inter tenterà di ingarbugliare e bloccare il gioco del Napoli. Gli azzurri cercheranno di prendere da subito il pallino del gioco, evitando una partenza compassata, accelerando fin dal primo minuto. Il canovaccio è conosciuto: giro palla rapido, smarcamenti delle mezzali per dare ossigeno e spazi di manovra a Jorginho, sovrapposizioni tra i terzini e gli esterni d’attacco per favorire i tagli in area di rigore. A questo Spalletti tenterà di contrapporre una squadra fisicamente forte che già all’andata ha creato enormi problemi ai giocatori del Napoli, in particolare, Miranda e Skriniar avranno il compito di neutralizzare Mertens puntando proprio sull’evidente differenza di stazza. In fase di non possesso l’Inter manterrà probabilmente il 4-2-3-1 previsto, andando a pressare il Napoli senza stancarsi eccessivamente in vista del secondo tempo e contando, appunto, sulla fisicità nei contrasti togliendo aria alla manovra azzurra ingolfando il campo e costringendo gli uomini di Sarri a girare insistentemente palla da una parte all’altra del campo. In fase di possesso invece è possibile che Spalletti faccia passare i suoi ad un 3-4-2-1, con D’Ambrosio a fare il terzo centrale e lasciare campo sulla fascia a Cancelo che, in questo modo, costringerebbe Insigne ad un continuo e sfiancante lavoro di copertura.

 

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