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Adesso sul podio vogliamo vedere qualcun altro

Il Napoli fa soffrire, arrabbiare, gioire, eccitare. Il Ciuccio lo si critica aspramente, lo si offende, lo si giudica ferocemente, lo si snobba, talvolta lo si abbandona, ma soltanto perchè lo si ama profondamente, visceralmente, imprescindibilmente.

Il Napoli esiste. Per fortuna.

De Laurentiis si, De Laurentiis no, Benitez si, Benitez no, i dibattiti aperti,  quelli che espongono il cartello di “lavori in corso” sono tanti, ma una cosa non va persa di vista, un elemento non può non essere considerato o messo in secondo piano:

Oggi il Napoli occupa una posizione di tutto rispetto all’interno del panorama calcistico nazionale e finanche quello europeo. Il Napoli, oggi, è quello che non è quasi mai stato nella sua pluri-ottantennale esistenza.

Due sere fa il Napoli è salito nuovamente sul podio dei vincitori, sotto gli occhi di tutti gli appassionati di calcio. Il Napoli, quella sera, è stato ciò che il tifoso azzurro desidera che sia, orgoglio, vanto.
L’artefice di tutto ciò si chiama Aurelio De Laurentiis. Al di là di paventate, ed al momento infondate, ipotesi di cessione del club a potenziali iper-facoltosi acquirenti, il Produttore Cinematografico, ad oggi, rappresenta il meglio che il Calcio Napoli possa desiderare come Presidente. Un uomo al quale non si può non riconoscere di aver ottenuto il massimo in rapporto a quelle che sono le sue potenzialità imprenditoriali.

Il Napoli c’è. Il Napoli esiste. Il Napoli, non Napoli.

Dov’è la Napoli che accetta anche la sconfitta mantenendo inalterato l’amore, la presenza, l’attaccamento, il sostegno per i propri colori? Il Borussia Dortmund, dopo aver dominato per anni sia nel campionato tedesco che sul palcoscenico europeo, in Bundesliga è addirittura ultimo in classifica. Eppure, sugli spalti della squadra tedesca continuano ad esserci 80.000 appassionati tifosi festanti. Dov’è la Napoli che si svincola da incomprensibili, estenuanti, vorticosi ed ormai indigesti cavilli di una burocrazia che non consente di costruire uno stadio all’altezza non solo del club, ma della dignità umana? A Monaco di Baviera sono bastati 3 anni per capire fossero maturi i tempi per abbandonare il vecchio e glorioso Olympiastadion e costruire un gioiello di architettura e funzionalità, il meraviglioso Allianz Arena.

Ne siamo consapevoli, la Germania è lontana dalla nostra terra, ma se riuscissimo ad unire la loro concretezza alla nostra passione, Napoli salirebbe davvero, e forse per sempre, sul podio del calcio europeo.

 

 

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