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Agente Juan Jesus: “Per il rinnovo c’è un’opzione e non ci sono presenze minime”

juan jesus

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Roberto Calenda, agente di Juan Jesus. Le sue parole.

 

“Juan Jesus? Il suo rendimento non mi stupisce. Perché non ha giocato alla Roma? Domanda ricorrente che ci facevamo negli ultimi 2 anni e che si facevano anche i dirigenti della Roma. Fonseca faceva le sue scelte ma negli ultimi 2 anni ha preso 109 gol, tantissimi giocatori sono stati adattati nel suo ruolo pur di non farlo giocare. Quando i risultati non vengono e ci sono situazioni di difficoltà non far giocare un calciatore che ha fatto benissimo nel suo ruolo sia all’Inter che nella stessa Roma, arrivando anche a giocare una semifinale di Champions League sembra strano.

Lui è un ragazzo spettacolare e un professionista esemplare. Ragazzo incredibile, lui è molto felice perché ha trovato una squadra molto compatta di ragazzi meravigliosi, mi ha ripetuto più di una volta di aver difficilmente incontrato uno spogliatoio del genere composto da bravi ragazzi. Gli piace come vive la gente di Napoli le partite, gli incontri che fa per strada quando lo fermano, gli ricorda molto il Brasile e Roma. A Napoli si trova da Dio, benissimo, ed è molto contento.

Rinnovo con il Napoli? Lui ha il contratto in scadenza a giugno, c’è un’opzione con il Napoli. I rapporti sono cordiali. Non ci sono presenze minime, è da discutere ma è prematuro parlarne al momento. Il Napoli non ha mai messo in discussione il valore di Juan Jesus, chiaramente c’era scetticismo perché non giocava da 2 anni. Sta dimostrando il suo valore, poi vedremo, i rapporti sono buoni e di massimo rispetto, avremo tempo di discutere e di parlare. Il ragazzo qui si trova bene, sta facendo le cose con grande attitudine, serietà. Ad averne di Juan Jesus in una squadra.

Peraltro lui è un centrale mancino, merce rara, non ce ne sono tanti al momento. Aumento in caso di rinnovo? Siamo arrivati in punta di piedi, questa è la carriera di Juan. Lui a 20 anni ha vinto i Mondiali Under 20 con Neymar in squadra, poi ha vinto la Libertadores. Non è l’ultimo arrivato, giusto che sia rivalutato. Finalmente si parla di calcio, cosa che ultimamente per via delle scelte di Fonseca non riuscivamo più a fare”.

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