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Agnelli e le sue contraddizioni, forte del sentirsi al di sopra di tutto e di tutti

Il presidente della Juventus Andrea Agnelli intervenuto ai microfoni di Sky ha chiarito la posizione del club bianconero in merito alla gara con il Napoli non disputata.

Durante le sue dichiarazioni sono comunque emerse diverse contraddizioni.

  1. “Abbiamo dei protocolli molto chiari”, ma poi fa finta di non sapere che sono applicabili solo “Fatti salvi eventuali provvedimenti delle autorità Statali e locali” come riportato nel Comunicato Ufficiale della Lega di Serie A n° 51 del 2 ottobre 2020.
  2. “L’ASL interviene quando non si rispetta il protocollo” insinuando che il Napoli non lo abbia fatto ma poi non sa spiegare in cosa avrebbe sbagliato il club azzurro.
  3. “La Juventus rispetta i regolamenti”, ma poi si fa gioco delle sentenze dei Tribunali ed espone 38 scudetti anziché 36.
  4. “A noi piace vincere sul campo”, però poi ha risposto no alla richiesta di De Laurentiis [LEGGI QUI] di rinviare la partita.
  5. “E’ evidente che la priorità è la tutela della salute pubblica“, ma poi avrebbe volentieri esposto i suoi giocatori al rischio contagio giocando contro il Napoli come successo proprio a Elmas e Zielinski dopo la gara con il Genoa.
  6. Infine la ciliegina sulla torta del sentirsi al di sopra di tutto e di tutti: “Se l’ASL avesse comunicato alla Juventus di non partire per Napoli? “Io sarei partito per Napoli”. 

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