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Agnelli: “Nuovo calendario internazionale dal 2024, Coppe nel weekend”

Agnelli presidente juve

Andrea Agnelli, presidente della Juventus, ha parlato dall’executive di San Siro degli aspetti legati all’ECA e al futuro del calcio europeo.

 

 

“Il futuro del calcio è tutto da scrivere, ma è giusto pensarci da oggi. Il 2024 rappresenta una scadenza precisa, non è stato un anno scelto a caso. In quella circostanza scade il calendario internazionale, il 1° luglio 2024 ci sarà un nuovo calendario che è quello che detterà i tempi del calcio giocato di club e nazionali. Il futuro è tutto da scrivere, questo è un aspetto importante. Pensare al 2024 fin da oggi vuol dire che arriveremo alle soluzioni nell’interesse di club e nazionali. Quanto accaduto nelle ultime due settimane, ad Amsterdam, è stato un momento imporrante nell’ambito della governance sportiva. Una situazione storica, senza precedenti. Ringrazio la UEFA e il presidente Ceferin. La settimana precedente ci siamo ritrovati a Nyon, per iniziare a riflettere sulle visioni europee del calendario post 2024. Cioè, per immaginare il calendario del futuro. Noi abbiamo il privilegio di far parte di un Paese di grande rilevanza in Europa, ma dobbiamo tenere conto anche di Paesi come Portogallo, Olanda e Scozia che ora stanno facendo più fatica. I 40mila posti dell’Allianz? Non ci siamo pentiti di questa scelta. Se una persona dovesse guardare avanti, bisogna privilegiare il riempimento di tutte le partite. L’obiettivo è il sold out.

Come ho detto ad Amsterdam, la parola weekend non è stata presa in considerazione. Sono troppi i fattori per arrivare a un calendario internazionale nel post 2024, si ragiona a date disponibili. Questo è l’elemento centrale. Si deve lavorare e pensare a dei sistemi che permettano a squadre come Samp, Genoa e Bologna dei percorsi di crescita, senza restare fermi nei propri confini. In questo modo non si pensa che in ogni singolo paese ci siano soltanto due o tre squadre in grado di rappresentare il calcio a livello internazionale. Si deve pensare a un formato per dare a realtà importanti percorsi importanti di crescita, anche a livello internazionale. Questo implica che serve trovare una ricetta utile a tutti, parlare di weekend è irrilevante adesso. Si ha la possibilità di immaginare il calcio del futuro, che mantenga la centralità del calcio all’interno dei singoli paesi”. 

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