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Allegri: “Al presidente ho detto che resto, ci vedremo settimana prossima”

Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, ha parlato del suo futuro nella conferenza stampa di presentazione della partita contro la Roma.

 

 

“Mi tolgo la giacca e vi dico che con il presidente ci vediamo in settimana. Quindi la conferenza può essere finita.Ovviamente questa settimana che entra.

Mi fa divertire per un motivo. Pensa se in questi anni non fossi riuscito a portare a casa qualche trofeo, mi bruciavano o mi impalavano da qualche parte? Ormai sono abituato e mi diverto, ma fa parte del gioco. Giusto così, un po’ di movimento, altrimenti della Juve c’è da parlare ben poco. Ora in settimana ci vediamo con il presidente e parleremo a 360° come ogni anno. Anche perché io al presidente prima del ritorno con l’Ajax avevo comunicato che sarei rimasto, poi dobbiamo incontrarci e parlare di tutto. Poi giustamente voi la infiocchettate e la aggiustate.

Io la mia gratitudine la devo al presidente, alla società e a chi lavora con me per il lavoro che abbiamo svolto. Poi non posso piacere a tutti e a me non piace piacere a tutti, perché anche a quelli cui non piaccio magari ogni tanto vado bene. Però il calcio è fatto di risultati, di lavoro quotidiano, quindi devo rendere conto a una società e al presidente e in questi 5 anni abbiamo fatto un buon lavoro. Sono molto contento di quello che è stato fatto.

Facciamo stesse domande e sempre risposte? Prima della partita con l’Ajax ho detto al presidente che la mia scelta è quella di rimanere, poi in settimana ci rivedremo e parleremo di tutti. Ora non fate altre domande perché se no vi devo ripetere le stesse cose. Ci vedremo e parleremo come tutti gli anni, quest’anno fa più clamore perché siamo stati eliminati ai quarti di Champions, forse qualcuno pensava di giocarla come il torneo che giocavo in estate a Livorno.

Io ho in mente da sei mesi queste cose. Non ve lo posso dire, prima ne parlo col presidente, poi se siamo d’accordo ne parleremo. Poi ci sarà da pensare alle robe tecniche, ma io le cose le ho sempre ben chiare, ma prima, sei mesi prima, non l’ultimo giorno. Ci parleremo, ma non chiedetemi cosa ho in testa perché non ve lo dico. Domani comunque abbiamo una bella partita con la Roma, è una bella partita, dobbiamo giocarla al meglio e poi avremo una bella partita con l’Atalanta, una bella festa, che si godrà sia chi è allo stadio che chi è a casa. Sarà una cosa diversa e bella da vedere..

L’incontro con Agnelli? E’ stato anticipato, non posticipato, siamo in anticipo sulla tabella di marcia. Per quanto riguarda gli altri nomi fa parte del gioco. Al Milan dovevano mandarmi via e dicevano che al posto mio doveva arrivare Guardiola. Già fatto che c’è solo un nome vuol dire che sono abbastanza quotato.

Dybala? Intanto domani rientra. Per quanto riguarda la posizione di Dybala, è stata la stessa da inizio campionato a ora. Poi l’anno scorso giocava solo con Mandzukic e Higuain davanti, quest’anno c’era Ronaldo che è un giocatore diverso. Bentancur? Credo che dai giocatori ci voglia la disponibilità di mettersi a disposizione tutti i giorni e migliorare. Deve migliorare negli inserimenti, nei tiri, negli assist. E’ già migliorato molto, è giovane, è un ’97 e ha tutta la possibilità di farlo, ma gli mancano alcune situazioni di gioco.

Cancelo è migliorato da quando è arrivato, ci dà tanto in fase di possesso nell’uscire da situazioni difficili. Come Bentancur è un giocatore giovane che può ancora migliorare. La Juve ha sicuramente giocatori un po’ avanti con l’età, ma ci sono anche giovani che possono migliorare: Dybala, Bentancur, Emre Can, Bernardeschi, poi Alex Sandro non è anziano, lo stesso De Sciglio è un ’92, Douglas ha 29 anni. Ci sono giocatori ancora giovani, la squadra è miscelata bene e la costruzione della squadra nel mischiare le età è stata fatta bene, Poi ovviamente valuteremo con Nedved e Paratici le situazioni della squadra e dove c’è da migliorare, perché parliamo di una squadra che ha fatto tanti risultati. La forza della Juve in questi anni, a parte il primo, è stata spesso cambiata. Dal primo anno sono rimasti due giocatori.

L’ha detto il presidente dopo la partita con l’Ajax. Io col presidente ho un ottimo rapporto, siamo diretti, c’è stima reciproca e sincerità, come con tutti gli altri componenti della società, da Paratici a Nedved fino a Marotta finché c’è stato. Per arrivare a ottenere grandi risultati la società è la cosa più importante, senza difficilmente arrivi a grandi risultati. Puoi avere grandi allenatori, grandi giocatori, ma se non c’è la società che sorregge tutto questo difficilmente arrivi a grandi risultati”.

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