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Alvino: “Nessuna rivoluzione sul mercato. In Italia non vogliono i soldi del Napoli”

Carlo Alvino, giornalista e telecronista, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli all’interno di Radiogol del mercato del Napoli.

 

 

 

“Il mercato del prossimo anno nascerà dalle cessioni. Quello che il Napoli recupererà economicamente, a partire dai giocatori in prestito che hanno ingaggi elevati, lo spenderà per alcune operazioni. Non so quante numericamente ma non credo ci sarà una rivoluzione, non ne ha bisogno, non è nella filosofia del Napoli ed Ancelotti è abbastanza intelligente da sapere che non deve farlo. Servirà un attaccante per dare alternative, a centrocampo dipenderà dalle cessioni, in difesa bisogna rinforzare gli esterni. Attaccante ed esterni di difesa sono sullo stesso piano, priorità.

Per me vanno via sia Hysaj che Mario Rui, che hanno lo stesso procuratore. Se il Napoli entra nell’ordine di idee di cederli, per un motivo o per un altro, c’è una valutazione e devi vedere chi paga. Siamo sicuri che è facile trovare giocatori più bravi di questi due? Sì, ma sono fuori parametro Napoli. E quindi bisogna essere certi di aver fatto la giusta valutazione su ciò che abbiamo in casa.

Trippier è un destro che può giocare solo a destra, ma darebbe molta fisicità al Napoli.

Il decreto crescita è da sfruttare per operazioni tipo Fabian Ruiz, giocatori forti e giovani. Anche perché io vedo che in Italia i soldi del Napoli sono diversi da quelli degli altri club, come se i soldi guadagnato onestamente e con fatica contassero di meno rispetto a quelli degli altri. E quindi il Napoli opera molto di più all’estero che nei confini italiani.

Ogni anno si sente che Callejon è pronto a tornare a Madrid e che Albiol se ne torna a Valencia. La realtà è che gli spagnoli a Napoli stanno benissimo, hanno ben rimpinguato i conti in banca e non ci sono spifferi su possibili ritorni alla casa madre”.

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