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Allegri: “Penalizzazione un grosso imprevisto ma bisogna accettarlo e scalare la classifica”

allegri juventus

L’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, ha presentato in conferenza stampa la gara di domani con l’Atalanta. 

“Domani sarà una partita importante, speciale, bisogna chiudere bene il girone d’andata, nel migliore dei modi. Dopo ieri bisogna compattarsi tutti, continuare a lavorare, profilo basso. Io, lo staff e i giocatori siamo qui per questo, dobbiamo pensare solo al campo. Bisogna unirsi ancora di più con i tifosi, domani dovrà essere una serata bella e speciale.

Non cambia nulla dopo la penalizzazione. Dobbiamo fare dei punti come sempre, con l’Atalanta sarà una gara difficile, stanno facendo bene ma dobbiamo cercare di vincere. Con la vittoria agganciamo il settimo posto in questo momento, quindi è importante. la classifica che abbiamo momentaneamente è un dato di fatto. Abbiamo 22 punti e dobbiamo girare a 25. Fino a ieri avevamo 37 punti, a -1 dal secondo posto, con tutte le possibilità di giocarci la Champions e lo scudetto. Ne abbiamo ancora 60 da poter conquistare.

Non sarà una ripartenza, le vicende giudiziarie riguardano la società non noi, ci sarà un ricorso l’hanno comunicato loro. La sentenza sarà tra due mesi, non possiamo farci trovare quel giorno con dei rimpianti. Ci siamo già passati un mese fa con le dimissioni del presidente Agnelli. La penalizzazione è un grosso imprevisto ma bisogna uscirne singolarmente rafforzati, con tutta la serenità del caso, con l’impegno, la voglia e la determinazione di vincere le partite. Scaliamo la classifica un passo alla volta. Ho parlato con Scanavino, oggi lui e Ferrero parleranno con la squadra. Le situazioni spiacevoli vanno trasformate in opportunità.

Qui non si gioca mai con leggerezza, c’è sempre pressione per vincere. Lavoriamo bene, recuperiamo i giocatori che sono fuori. Recuperano per settimana prossima Pogba e Vlahovic, domani abbiamo Cuadrado. Rabiot ha fatto differenziato ma dovrebbe essere a posto. La squadra sa cosa fare, non è cambiato nulla per noi.

Sono l’allenatore della Juve e rimarrò l’allenatore della Juve, a meno che non mi mandino via. In certi momenti bisogna essere responsabili di dove siamo e di ciò che facciamo. Nei momenti di difficoltà bisogna essere bravi, uomini, nell’assumersi le responsabilità. Quando tutte le cose vanno bene, siamo tutti bravi. Nelle difficoltà è più stimolante per me e deve riguardare tutti. 

Io non sono in grado di dire della gravità della situazione, una cosa che è certa è che bisogna accettare la sentenza di ieri. Ripeto: la società, con gli avvocati, hanno già fatto il comunicato. A noi della parte sportiva-campo non ci deve riguardare questa cosa, serve fare il massimo in campo. Stare in silenzio, profilo molto basso, e prendersi questa sfida partendo da 22 punti. I ragazzi, sono convinto, faranno di tutto per ottenere il massimo e fare qualcosa di straordinario. Nel calcio non si sa mai. 

Sono dispiaciuto a livello personale per Cherubini, Agnelli, Arrivabene e Nedved. C’è anche l’aspetto umano oltre a quello professionale. Quando c’è stata la sentenza e mi è stata comunicata della richiesta sui 9 punti, ho fatto il calcolo per arrivare in Champions. A 15 punti ho rifatto un altro calcolo per entrarci. La media Champions è quella lì, per arrivarci serve fare qualcosa di straordinario”

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