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Allegri punge in conferenza: “Vogliamo vincere tutto senza lamentarci dei calendari. Var? A Crotone l’ho visto e non l’ho visto”

L’allenatore della Juventus ha parlato in conferenza stampa a Vinovo alla vigilia della partita di Coppa Italia contro il Torino. Ecco alcune delle sue dichiarazioni.

 

 

“Non sottovaluteremo questa partita perchè innanzitutto è un derby. Poi noi abbiamo un obiettivo che è quello di vincere, perchè per noi la Coppa Italia è un obiettivo come la Champions e il campionato. Quindi bisogna prepararsi al meglio. Poi dopo 72 ore avremo l’ultima partita prima di andare alla sosta. Ci saranno dei cambiamenti, ma non tantissimi. Oggi vedrò l’allenamento e tra oggi e domani mattina deciderò. Per quanto riguarda gli infortunati, Buffon, Cuadrado, che ha ancora questa infiammazione pubica, e De Sciglio che ha lavorato con la squadra ieri, parzialmente, e vedremo se sarà a disposizione per Cagliari. Comunque anche Buffon e Cuadrado sono sulla via del rientro. Dybala? Sarà della partita, però non so se farà il centravanti o se giocherà in coppia con un altro, con uno tra Mandzukic e Higuain.

Credo che stia migliorando l’utilizzo della VAR da parte degli arbitri. Non è facile perchè è uno strumento nuovo, bisogna ancora lavorare per arrivare  ad un equilibrio che gli permetta di poter valutare al meglio gli episodi. Nel senso che quello di Crotone l’ho visto e non l’ho visto, però direi che la Var alla fine sono degli episodi oggettivi, che sono la cosa più importante, per aiutare gli arbitri. Poi gli episodi soggettivi, uno può dare un rigore, uno può dare un fallo, a volte c’è, a volte non c’è, sicuramente è uno strumento che aiuta gli arbitri e credo che sia una buona cosa per il calcio, soprattutto se vengono delineati gli episodi dove può intervenire.

E’ vero che venivamo da un periodo importante e difficile con partite toste, ma da prima di Verona fino alla settima di campionato, noi abbiamo delle partite dove non possiamo permetterci di sbagliare, perchè domani è una partita di Coppa Italia e ci permette di andare avanti, poi in campionato non bisogna perdere punti dal Napoli, ma rimanere in scia o cercare di superarlo, perchè dall’ottava giornata in poi, quando ne mancano praticamente undici, lì si decide il campionato. In quel momento devi essere attaccato, perchè se tu ti stacchi, poi recuperare diventa difficile  visto che la quota Scudetto, la proiezione, al momento, è 96.

Non mi interessa se sono sottovalutato, io mi diverto a fare l’allenatore, poi quando smetto ed esco dal campo ho altre cose da fare, non sono uno che vive di calcio 24 ore su 24, altrimenti mi rincoglionirei parecchio. Però insomma, mi diverto; finchè mi diverto alleno. Io mi ritengo un allenatore fortunato perchè in dieci anni di Serie A, i primi due a Cagliari e gli altri otto anni tra Milan e Juventus, ho avuto la fortuna di allenare grandissimi campioni e soprattutto uomini di spessore e quello fa la differenza. E io mi sono messo lì a disposizione loro, cercando di non fare danni e cercando di farne sempre di meno. Sicuramente non sono quello che dice che con gli schemi si vincono le partite, perchè credo sia una roba fuori dal normale, però uno crede al meglio al proprio credo. Io credo che il calcio sia una roba molto semplice, l’importante è avere grandi giocatori a disposizione metterli nelle condizioni migliori per poter giocare.

Sarri si lamenta dei calendari? Per noi non è un problema, nel senso che i calendari sono questi, ci dicano quando si deve giocare e noi andiamo a giocare. Una volta hai una settimana dove giochi una volta ogni due giorni, una volta hai una settimana dove giochi ogni tre giorni, dipende un po’ dai calendari, una volta ti tocca, una volta non ti tocca, quindi credo che lamentarsi serva a poco. Fortunatamente si gioca ogni tre giorni, vuol dire che ci si allena in una grande squadra e siamo dentro le competizioni, altrimenti le squadre che giocano una volta la settimana non hanno problemi”.

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