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Bianchi: “Non meritiamo di andare al Mondiale, ma è gravissimo. Nelle big di Serie A ci sono pochi italiani”

Ottavio Bianchi

Ottavio Bianchi, allenatore del Napoli vincitore del primo Scudetto, è intervenuto a Febbre a 90, in onda su Vikonos Web Radio/tv. 

 

“Non andiamo ai Mondiali perché lo meritiamo. In tanti anni non abbiamo lavorato sui vivai,malgrado i titoli dei giornali il nostro è un campionato inferiore agli altri, i giocatori stranieri che vengono da noi non sono di prima fascia, l’investimento sui nostri ragazzi non viene mai fatto, nei settori giovanili si specula su stipendi poco gratificanti, i tecnici lavorano praticamente a tempo perso.

Abbiamo vinto gli Europei, ma essere eliminati in un girone nemmeno difficile è davvero brutto. L’eliminazione è solo la punta dell’iceberg, è il nostro movimento ad essere deficitario, se penso a Napoli, Atalanta e tutte le altre grandi della serie A, in prima squadra ci sono pochissimi italiani. Quando allenavo io a Napoli avevo un gruppo compatto di campani oltre che di italiani, da Bruscolotti  a Bagni, da Ferrara a Renica. Oggi c’è solo Insigne!

Il problema è che non si fa mai niente, l’esclusone dai Mondiali è una cosa gravissima, eppure sembra quasi passi in cavalleria. Valcareggi fu preso a pomodori perdendo col Brasile! Da molto tempo c’è una situazione da recuperare, va cambiata la strategia, valorizzare i giovani italiani, che gli sia data l’opportunità di fare le ossa nei centri federali. anni fa Allodi tentò di individuare capi di settore giovanili, mi mandò poi in Francia nelle banlieu parigine a vedere come erano organizzate le strutture giovanili. Noi non abbiamo niente, a parte qualche eccezione.

Il fatto è che le società comprano stranieri a destra e manca, ma si perde tempo ad insegnare loro l’amore per la squadra, il senso di appartenenza, una cultura e un’alimentazione diversa. Siamo importatori di giovani, dovremmo essere invece esportatori di grandi talenti. La rivoluzione vera dovrebbe esserci nei posti di comando, i risultati della Nazionale ripeto, sono la punta dell’iceberg, bisogna studiare approfonditamente come risolvere la situazione, altrimenti andremo avanti così, come nel 2006 vinceremo una tantum una competizione e ci sentiremo ancora dei fenomeni.

Bergamo tappa importantissima per il Napoli, quasi determinante. Gli azzurri hanno l’occasione di vincere il campionato, bisogna vedere dopo la sosta che succede, di solito possono esserci sorprese”.

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