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Calcio e scommesse, un valore da 8 miliardi di euro annuali

Castagne Atalanta Napoli

“Financial Sports” analizza uno studio sulle scommesse del calcio italiano, sviluppato da FIGC, AREL e PwC.

Le scommesse sul calcio in Italia valgono oltre 8 miliardi di euro in raccolta. Lo spiega il Report Calcio 2018, lo studio della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), sviluppato in collaborazione con AREL(Agenzia di Ricerche e Legislazione) e PwC (PricewaterhouseCoopers), con l’obiettivo di analizzare lo stato di salute del calcio italiano.

Nel dettaglio, nel corso del 2017 le scommesse sportive hanno avuto una raccolta complessiva di 11,088 miliardi di euro: di questi, 8,109 miliardi di euro sono riferiti alle scommesse sul calcio.

Circa 3,1 miliardi riguardano la raccolta fisica, mentre 4,9 miliardi fanno riferimento alla raccolta online: con 8,1 miliardi, il calcio è nettamente il primo sport per raccolta in Italia, con tennis secondo a 1,9 miliardi e basket terzo a 640 milioni.

Al netto della modalità betting exchange, nel 2017 la raccolta dalle scommesse sportive è stata pari a 7,2 miliardi di euro: a guidare la classifica tra le competizioni la Serie A con 1,2 miliardi di raccolta, seguita da Champions League (472 milioni) e Serie B (432 milioni). L’unica manifestazione non calcistica tra le maggiori è l’NBA, che ha avuto una raccolta di 105 milioni di euro. Restando al calcio italiano, la Lega Pro ha avuto una raccolta di 208 milioni di euro, mentre la Serie D una raccolta di 16 milioni di euro.

Scommesse che portano anche un gettito erariale. In particolare, nel 2017 il gettito erariale derivante solo dalle scommesse calcistiche è stato pari a 192 milioni di euro, in aumento rispetto ai 132,5 milioni del 2016: dal 2006 la cifra non è mai stata così alta.

Le scommesse hanno quindi un peso sempre maggiore. E soprattutto quelle calcistiche: nella top 50 degli eventi sportivi con la maggior raccolta derivante dalle scommesse sportive compaiono unicamente partite di calcio.

Al top c’è Juventus-Real Madrid, finale di Champions League 2016/17, con una raccolta di 25,3 milioni di euro: sul podio altre due finali di Champions (Juventus-Barcellona del 2015 e Inter-Bayern Monaco del 2010), seguite principalmente da sfide delle nazionali nella top 10.
Dal punto di vista commerciale, in Serie A su un totale di 681 accordi di sponsorizzazione il 2% riguarda il betting. Una percentuale comunque più bassa rispetto alla media delle 10 Top League in Europa, dove le sponsorizzazioni con aziende di betting sono il 4% in media.

Dal punto di vista dei ricavi per queste sponsorizzazioni con società di betting, l’esempio può essere l’Inter. La partnership tra la società nerazzurra e Bwin è stata firmata nell’agosto 2017: l’accordo scadrà il 30 giugno 2020, con possibilità di prolungamento per un’ulteriore stagione. L’Inter riceverà 900mila euro per il 2017/18, 1 milione per il 2018/19 e 1,1 milioni per il 2019/20: in caso di qualificazione all’Europa League, il bonus sarà di 50mila euro, mentre sarà di 100mila in caso di approdo in Champions League.
Cifre simili a quelle relative all’accordo tra Snai e Milan: secondo Sports Sponsorship Insider, il valore della sponsorizzazione si aggira tra 1 e 2 milioni di euro, mentre l’accordo con la cinese Vwin vale circa 500mila euro.

Fonte: financialsports

 

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