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Callegari: “Lotta Scudetto memorabile. Onore ai saggi Albiol e Barzagli”

Massimo Callegari, giornalista di Premium Sport, ha pubblicato un post-editoriale sui suoi profili social.

 

“Pensieri finali su una lotta Scudetto memorabile
1. La Juventus vince il 34° titolo dopo il campionato più combattuto dal 2011/12, quando Conte superò il Milan di Ibra. E’ stato un duello di stili diametralmente opposti, sia per la gestione dei club che per il tipo di gioco.
2. La Juve ha esibito tutta la varietà e la potenza della sua rosa, giocando con tutti i sistemi possibili e con giocatori in ruoli impensabili, compreso Asamoah nella difesa a 3 contro il Bologna e D. Costa centravanti in emergenza nel derby di ritorno. Cambiare ruolo è un modo per tenere alta l’attenzione dei singoli e saper mettere in campo la squadra con moduli diversi è una grande dote per un allenatore.
3. Il Napoli ha esaltato la sua identità nel 4-3-3, limitando fin troppo le alternative e portando alcuni giocatori fondamentali (Hamsik, Mertens, Callejon) stremati alla meta. Rispetto all’anno scorso i gol sono stati distribuiti tra più giocatori ma da un anno all’altro il bilancio di Insigne (8 reti contro 18) e Mertens (18 vs 28) è negativo
4. Al Napoli non bastano due record di punti: della sua storia e per una seconda classificata. Questo è il dato che rende l’idea della grandezza delle due rivali. Anche l’anno scorso la Juventus aveva battuto la miglior Roma della sua storia. La sua forza spinge le avversarie al massimo, la loro crescita tiene alte le motivazioni dei bianconeri.
5. Allegri ha fatto la differenza con la capacità di interpretare i momenti dei singoli e delle varie partite, perché non c’è stata una fase della stagione in cui tutti i migliori bianconeri sono stati al top della forma contemporaneamente. Higuain ha attraversato due periodi di più di 600’ senza segnare, Dybala è partito fortissimo poi è finito in panchina e ai box, D. Costa è uscito alla distanza, Benatia ha giocato da titolare fisso da novembre, Cuadrado è stato ko 3 mesi per la pubalgia, Alex Sandro a lungo fuori condizione. Tenere la squadra sempre in linea di galleggiamento è stato fondamentale.
6. In una volata così serrata, gli errori di Orsato (mancato 2.giallo a Pjanic in Inter-Juve) e Irrati (mancata espulsione di Rugani in Juventus-Bologna) hanno pesato sul piano tecnico e psicologico. Nonostante il ribaltone di San Siro, però, il Napoli si sarebbe dovuto presentare in campo a Firenze con ben altra carica.
7. Celebrare la vittoria di Torino come un trionfo definitivo è stato un grave errore. I tifosi hanno il diritto di esternare le loro gioie come credono ma devono accettarne le conseguenze. Ancor più che distrarre i giocatori del Napoli, il movimento di piazza generato dal gol di Koulibaly ha motivato i giocatori juventini a reagire, come confermano le dichiarazioni di Chiellini e c. a fine partita a Roma.
8. La società fa la differenza, non solo in termini di disponibilità economica. I dirigenti della Juventus hanno mostrato una compattezza e unità di intenti con Allegri decisamente superiore a quella di De Laurentiis con Sarri.
9. Il campionato del Napoli verrà ricordato oltre gli albi d’oro, come il secondo posto da imbattuto del Perugia e quello della Lazio, beffata nel ‘99 dal Milan di Zaccheroni, a lungo inferiore per qualità di gioco nel corso della stagione
10. Onore ad Albiol, che ha fatto i complimenti alla Juventus, e a Barzagli, che ha detto che anche il Napoli avrebbe meritato di vincerlo. I più saggi ed esperti, molto spesso, trovano le parole migliori”.

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