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Canale 8, Marcolin e Montervino alla vigilia della sfida al Real Madrid: “Partita difficilissima ma anche estremamente bella da giocare”

Nel corso di Ne Parliamo il Lunedì, talk televisivo di inizio settimana condotto da Silver Mele su Canale 8, i due ex capitani del Napoli Francesco Montervino e Dario Marcolin hanno rilasciato alcune dichiarazioni sul momento attuale della squadra azzurra.


Montervino è certo: “Ci si lascia condizionare eccessivamente dai risultati. Non è cambiato sostanzialmente nulla. Ci sono soltanto uomini importanti che sono entrati in condizione dopo un avvio stentato e la squadra di conseguenza ne ha tratto beneficio. L’allenatore è sempre lo stesso nei modi di fare e di gestire il gruppo. La partita di questa sera con il Real Madrid ha naturalmente un livello altissimo di difficoltà. Il 4-3-1-2 del Real è di difficile interpretazione. Ci sono inoltre giocatori di livello internazionale come Bellingham che possono determinare il gioco da un momento all’altro. Caso Osimhen? Ho molte perplessità sulla solita gestione del Napoli a proposito dei rinnovi. Si va troppo per le lunghe e questo alla fine è un fattore che sfavorisce la crescita del club”.
Parola quindi a Marcolin che è di tutt’altro avviso: “Squadra e tecnico si sono confrontati, cosa normalissima, e tutto ciò ha fruttato. L’atteggiamento è cambiato e le vittorie hanno lavato letteralmente la testa del gruppo. Garcia ha rischiato molto gestendo come ha fatto impieghi e sostituzioni ma gli è andata benissimo: oggi ha dalla sua una tra le squadre di Champions più fresche del panorama in termini di energie fisiche. Chiaro che la partita di questa sera è molto difficile ma potrebbe anche costituire una svolta verso l’alto come lo fu lo scorso anno quella con il Liverpool. Lobotka giocherà in marcatura su Bellingham, mentre i due terzini Di Lorenzo e Olivera, quando il Real attacca dovranno stringersi fino a giocare in braccio a Ostigard e Natan. Su Osimhen mi conforta il fatto che sia uno di straordinario rendimento in campo, indipendentemente da ciò che gli accade attorno. Mi sarei aspettato tuttavia da lui che avesse preso il pallone a Lecce per calciare il rigore. Non lo ha fatto e questo mi porta ad avere dubbi sulla sua leadership”.

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