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Carlo Ancelotti: “Primo anno di transizione, la fionda è tirata pronta a colpire”

Ancelotti Napoli

L’allenatore del Napoli Carlo Ancelotti, nel giorno che compie 60 anni, ha rilasciato un’intervista che è possibile leggere in versione integrale sul “Corriere dello Sport” oggi in edicola e della quale vi proponiamo alcuni passaggi:

“Quest’anno abbiamo fatto cose nuove. Penso alla costruzione da dietro con i tre centrali. 

Mio figlio Davide è la voce della coscienza. Ascolto tutti e traggo le conclusioni. 

Il 4-4-2 è un sistema di gioco che permette di coprire molto meglio il campo, migliora in prevalenza l’aspetto difensivo. A livello offensivo abbiamo fatto a volte il 3-1-5-1, altre il 2-3-4-1. Con il 4-3-3 hai poca intensità in fase offensiva e il centravanti spesso si trova uno contro due. 

Fino a dicembre la squadra è andata benissimo. Se in Champions non avessimo incontrato il Liverpool nel girone saremmo passati tranquillamente. 

Alla ripresa qualcuno è calato e solo alla fine ci siamo ritrovati. Il primo è stato un anno di transizione. 

Perché non ho mantenuto la linea difensiva di Sarri? Non è mancata la disponibilità dei calciatori al cambiamento, ma non trascurare il fatto che sulla difesa ha pesato molto la lunga assenza di Albiol.

Sarri alla Juve? Il suo legame con i napoletani è stato molto forte, è comprensibile che qualcuno lo viva male. Sarri è un professionista e a volte il mestiere ti orta a fare delle scelte che disorientano”. 

Conclusione con un messaggio che fa ben sperare i tifosi ed evidenzia quanto sia carico il mister.

“La fionda è tirata pronta a colpire”.

 

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