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Ciò che rimane di Roma-Napoli: Hamsik senza benzina, ma non è l’unico

Recuperare la condizione psicofisica è indispensabile per un finale di stagione fondamentale. Dopo la sconfitta contro la Roma, il secondo posto del Napoli è in pericolo. Gli azzurri saranno costretti a centrare tre vittorie nelle ultime tre partite per essere matematicamente certi della qualificazione ai gironi della prossima Champions League. L’unico modo per ripartire con più forza è lasciarsi alle spalle la sconfitta di Roma, che nonostante sia arrivata in circostanze sfortunate e immeritatamente, lascerà delle scorie almeno a livello fisico. I segnali visti in campo sono stati chiari, il Napoli ha giocato una buona partita e probabilmente Sarri è stato tradito dalla discrepanza tra il buon livello della prestazione – con relative possibilità di vittoria data la superiorità dimostrata, soprattutto nella ripresa – e la tenuta psicofisica di alcuni dei suoi giocatori chiave.

Una problematica emersa soprattutto a centrocampo e che, accantonando le conseguenze psicologiche che non dovranno esserci data la posta in palio, potrebbe essere consistente nelle prossime partite. Marek Hamsik ha palesato difficoltà a tenere un ritmo alto durante i novanta minuti ed è apparso poco lucido in alcune fasi decisive del match. La sua prova è stata deludente. Alcuni addetti ai lavori sostengono che sarebbe stato meglio sostituire lo slovacco anziché Allan per far spazio a David Lopez.

La scelta di Sarri è comprensibile alla luce della possibilità di vincere la gara e soprattutto delle condizioni di Allan. Il centrocampista brasiliano è parso stremato al momento del cambio, chiaro segno della stanchezza accumulata durante questa stagione, la prima a Napoli, vissuta da protagonista. Un altro azzurro in ombra, ma solo in fase offensiva, è stato José Callejon. Lo spagnolo, nonostante avesse trovato la via del gol – annullato per un fuorigioco millimetrico -, non ha dato il solito contributo in attacco. Sono stati due i lanci di Mertens su cui Callejon non si è fatto trovare pronto, tuttavia ciò è comprensibile pensando all’ingente lavoro in fase difensiva a cui l’hanno costretto gli esterni della Roma. Il risultato è stato quello sperato da Sarri. El Shaarawy è stato completamente fuori dal gioco tranne per qualche sprazzo isolato, e il mancato contributo in fase offensiva di Callejon probabilmente era un rischio calcolato dall’allenatore azzurro.

Per il Napoli sarà vietato sbagliare contro Atalanta, Torino e Frosinone. Da qui a lunedì il tempo per recuperare fisicamente e mentalmente. Per andare a raccogliere un secondo posto più che meritato e far diventare la partita di Roma solo un brutto ricordo.

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