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Conf. Sarri: “Inchinarsi a questo pubblico è il minimo che potessi fare. Oggi celebrati anche senza aver vinto”

Finisce come era cominciata il Napoli vince, batte il Crotone 2-1 Milik (22′), Callejon (32′), Tumminello (90′).

 

Gli azzurri finiscono la stagione a 91 punti record dei record e boa dei 90 punti superata. Calciatori in campo con tutti i figli per mano. Palla al centro e i bravi ragazzi azzurri fanno subito capire ai calabresi che si fa sul serio, sarà partita vera.

Il Crotone torna in Serie B dopo due anni, auguri per un rapido ritorno nella massima serie. Bene tutti, il Napoli ha ancora benzina nelle gambe e voglia di divertire i tifosi. Partita di addio per Maggio, Reina e Rafael, loro sono i sicuri partenti il futuro prossimo svelerà cosa accadrà agli altri, mister Sarri su tutti.

Plauso speciale per Milik, Callejon, Allan, Insigne ma applauso scrosciante per i meravigliosi tifosi azzurri che hanno riempito il ventre roseo del San Paolo con bandiere, canti e tanta allegria. Il giorno del ringraziamento per questa squadra bellissima e con la faccia pulita, tutto il bello del calcio. Hamsik fa 501 presenze e diventa il primatista solitario tra i 761 calciatori che hanno indossato la maglia del Napoli e recordman per i gol fatti. La storia!

Finisce con l’inchino di Sarri allo stadio e l’omaggio della Curva A a Cristian Maggio. Un giorno all’improvviso avevo un sogno nel cuore ma i sogni qui non vanno a scadenza.

Sostituzioni: Mertens per Milik (66′), Hamsik per Insigne (74′), Rog per Allan (76′).

Questo il commento di Sarri in Press Conference: “Oggi sono venuti a farci festa non perché abbiamo vinto ma perché si sono divertiti. Questo pubblico merita di vincere per più di duemila motivi. Resta rammarico di non aver vinto pur avendo superato i 90 punti e l’orgoglio dei record fatti. Fino ad un’ora fa ho pensato solo a superare i 90 punti, quello che farò nei prossimi giorni non lo so, voglio mangiare e dormire senza stress e parlare con la mia famiglia.

Se resto voglio avere la percezione e non la sicurezza di potersi ripetere. Quando ho fame mi innervosisco e ora voglio stare tranquillo, il tempo è finito? Beh, ci sarà un po’ di recupero?

L’inchino ai tifosi è stato il minimo che potessi fare per un pubblico che mi ha dato il massimo, questo stadio è unico al mondo e ci celebra anche senza aver vinto. Sinceramente se dovessi cambiare vorrei andare all’estero e non passare ad una squadra italiana.

Noi sappiano che il Napoli ha delle clausole a cifre che non ti danno la possibilità di prenderne altri di pari livello, ad esempio Mertens e Albiol. Purtroppo in Inghilterra le squadre guadagnano tanti soldi e ne spendono altrettanti, quindi il mercato è assolutamente squilibrato.

Ho avuto la fortuna di allenare la squadra del cuore e essere amato dai tifosi ma anche storie belle finiscono e bisogna finire senza macchie. Senza Reina si perde un punto di riferimento importante e vitale per uscire dalle situazione di pressing, è un ragazzo carismatico e che non finirò mai di ringraziare e questa perdita umana è veramente pesante.

Se pure dovessi andare in Cina io dirò sempre “Noi” parlando del Napoli”.

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