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Conferenza, Sarri: “Siamo abituati a vincere e ci rinuncio mal volentieri. Oggi serviva la fisicità di Milik”

Chievo vs Napoli finisce 0-0.
In un Bentegodi che per un pomeriggio diventa il San Paolo, il Napoli gioca sotto ritmo una brutta partita con tanti errori tecnici.

Mario Rui gioca una partita dignitosa ma la mancanza di Ghoulam nella costruzione della manovra della catena di sinistra si sente tutta.
Sepe ingiudicabile perché mai impegnato a parte un tiro dalla lunghissima distanza di Radovanovic.
Un calo mentale evidente dopo il tour de forse delle ultime settimane, la sosta potrebbe essere utile per ricaricare la batterie.

Inglese gioca da avversario contro la sua squadra, si batte ma, per fortuna, non lascia il segno.

Nel Napoli difficile salvare qualcuno a parte Insigne nel primo tempo ma non va bocciato neppure Mario Rui che ha bisogno di tempo per dimostrare le sue qualità. L’unica nota positiva di oggi è la conferma del primo posto solitario in campionato.

Ammoniti: Mario Rui 34′ p.t., Zielinski 7′ s.t. Koulibaly 36′ s.t.
Sostituzioni: Maggio per Mario Rui (20′ s.t.)
Allan per Zielinski (27′ s.t.)
Ounas per Callejon (33′ s.t.)

Questo il commento di Sarri in Press Conference: “Non mi sembra che il Chievo ci abbia messo in difficoltà anzi dal punto di vista tattico ho visto una buona gara, la squadra è stata corta ed ha concesso poco, la difesa poi era avanti. Ci siamo trovati in difficoltà quando dovevamo venir fuori da una situazione per noi abituale. Escluse 2-3 squadre, in Serie A con noi giocano tutte schiacciate dietro. 

Oggi abbiamo fatto fatica perché i nostri attaccanti non erano brillanti per qualità e non per la corsa. Questo ci ha portato a fare meno dribbling e meno situazioni d’attacco.

Inglese? In verità ero impegnato a guardare la mia squadra, però ho visto una gara difficile perché la situazione lo era, a tratti è stato isolato e lontano dalla squadra. E’ riuscito a gestire qualche palla sporca che gli è arrivata ed è già qualcosa. Non penso che molti attaccanti avrebbero fatto meglio.

La gara col City sono gare che si aprono e ti portano a fare una quantità di corsa in più, il 15%-20%, rispetto al campionato e acceleri anche il 30% in più. Si spendono anche più energie nervose ma la squadra ha recuperato, non si è allungata e per 90′ abbiamo giocato in trenta metri. Abbiamo pagato invece fisicamente proprio come con l’Inter dopo il City.

Non aver vinto mi scoccia perché abbiamo fatto 17 vittorie e 3 pareggi nelle ultime 20 trasferte. Siamo abituati a vincere e ci rinuncio mal volentieri. Due anni fa questa gara rischievamo di perderla, vorrei vincere anche quando siamo meno brillanti. Oggi serviva fisicità ma Milik è fuori. Bisogna trovare la scaltrezza e la cattiveria di vincere con furbizia con una soluzione estemporanea come una palla ferma ad esempio, questo ci manca”.

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