Notizie

Coronavirus, le possibili date per bar e industrie

Coronavirus Italia svizzera

Corriere della Sera – Coronavirus, le possibili date per la riapertura al pubblico di bar e industrie. Quattro le possibili opzioni.

 

27 aprile

Se i sindacati non fermeranno tutto, ripartiranno le fabbriche di macchine industriali per l’agricoltura e la silvicoltura. Un passo piccolo, ma importante perché fornisce comunque il primo segnale concreto. Lo stesso chiesto dal presidente di Confindustria nautica Saverio Cecchi: «Dobbiamo tornare in attività, non solo per le barche in consegna ma anche per la produzione. Sono preoccupato per la piccola nautica, per cui una settimana di lavoro in più vorrebbe dire tanto. Una settimana per determinati cantieri è linfa, vuol dire recuperare. Non c’è più tempo, un’altra settimana significherebbe far chiudere molte aziende».

4 maggio

Salvo cambi di rotta il via libera per tutti i cantieri è fissato il 4 maggio, insieme alle industrie del tessile e della moda. Lo stesso giorno, come annunciato dal direttore dei Monopoli Marcello Minenna, ripartono anche Lotto e Superenalotto. Ci sarà l’allentamento dei divieti di spostamento, mantenendo comunque l’autocertificazione, e si potrà andare fuori dal Comune di residenza. Si potrà fare sport all’aperto anche lontano dalla propria abitazione e ci si potrà allenare, da soli oppure a due metri di distanza dagli altri.

11 maggio

Se tutto andrà come previsto, tra due settimane toccherà alla vendita al dettaglio. Abbigliamento, calzature e tutti i negozi che finora sono rimasti chiusi potranno tornare in attività, sia pur con le restrizioni dovute al distanziamento e ai dispositivi di protezione. Rimarranno invece chiusi i centri commerciali e i mercati rionali che non vendono alimenti. Secondo il Comitato tecnico scientifico troppo alto è il rischio che la libera circolazione delle persone faccia risalire il numero dei malati.

18 maggio

Nelle intenzioni del governo è il giorno in cui si potrà andare nei bar e ristoranti. Un metro dal bancone, due metri tra un tavolo e l’altro, mascherine e guanti per i camerieri: sono queste le regole. E se i governatori accetteranno, dunque i dati saranno ancora incoraggianti, sarà anche possibile andare da una Regione all’altra. Il segnale, vero, che la fase più drammatica è davvero finita.

L’articolo completo sul Corriere della Sera.

Comments

comments

Ultimi Articoli

To Top