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Cristiano Giuntoli. Dall’Eccellenza alla Champions

Continuano gli speciali di 100x100Napoli. Conosciamo meglio il Direttore Sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli.

Mascella serrata e sguardo fisso di chi pensa, elabora, scruta, di chi non fa mai riposare il cervello. Lo abbiamo visto quasi sempre così, Cristiano Giuntoli, in campo, nelle quasi uniche apparizioni pubbliche del DS degli Azzurri.
Arrivato circa un anno fa dal Carpi, senza celebrazioni, nel silenzio più totale. Così vi è rimasto, scelta sua, fino alla conferenza di fine stagione, tenutasi al termine della gara con il Frosinone.
“Non avete quasi mai sentito la mia voce” ha detto. Ed effettivamente a parte qualche “privilegiato”, nessuno lo aveva sentito parlare a Napoli.
All’inizio, per questo motivo, non godeva molto della stima di tanti, che lo ritenevano arrogante per il suo atteggiamento. Ma poi, arrogante o meno che importa, se dimostrerà di essere un ottimo direttore. 

Degli emiliani di sicuro lo è stato, del Napoli ci crediamo.
L’uomo dei miracoli viene definito. Colui che è riuscito, con pochi spiccioli (in proporzione a quanto spendono i grandi club), a portare una piccola cittadina di provincia in serie A. E forse anche per questo, la scelta dell'”oculato” Presidente partenopeo è ricaduta su di lui.
Non è figlio d’arte, non ha fatto la comunione a Milanello, viene dalla gavetta Giuntoli. Lavora sempre, notte e giorno, mangia calcio a colazione, pranzo e cena. Conosce benissimo i calciatori di tutte le serie, di tutto il mondo. E questo lo ha portato a guadagnarsi poco a poco, la stima dei più, che cominciano anche ad apprezzare i suoi silenzi, giustificandoli con il grande lavoro quotidiano svolto.
Per un Presidente che parla, a volte tanto, un Direttore Sportivo, che tace. In due sarebbero troppi, lo ha capito bene il diesse azzurro.
Grande stima è stata espressa da DeLa dichiarando che, pur conoscendolo come uomo con gli attributi, è stato comunque una rivelazione. E sicuramente si riferiva, oltre all’intuito di cui è dotato, anche al carattere ed alla determinazione che in qualche occasione ha dimostrato.
Già, perché se è importante saper comprare dei campioni, non da meno è saper gestire un gruppo, uno spogliatoio, al fine di non creare o dissipare eventuali malumori.
Badare a situazioni come quella che tiene la scena in questi giorni, riguardante le dichiarazioni rilasciate da Koulibaly, circa il suo rinnovo ed i mancati contatti con il Napoli,  le minacce di andare via. Episodi, questi, che non fanno sicuramente bene all’ambiente.
Ma un anno è passato, si tirano le somme, è tempo di bilanci.
Qual è stato il lavoro sin qui svolto? I vari Reina, Valdifiori,  erano praticamente cosa già fatta, mentre portano la sua firma l’arrivo di Gabriel e Chalobah, prima e di Grassi e Regini, poi.
Merito suo anche gli arrivi di Hysaj ed Allan, le vere rivelazioni di questo campionato,  nonostante sia di dominio pubblico l’idea che questi ultimi due fossero acquisti precedenti all’arrivo del DS.
Un primo anno con tanti cambiamenti in società, di conoscenza, di assestamento, ma adesso è arrivato il momento della Champions.
Appunto, la Champions.
Servono giocatori importanti per rinforzare la rosa. Occorre prendere i ricambi giusti. C’è bisogno di calciatori di qualità sì, ma anche e soprattutto di sostanza. Forti non solo tecnicamente ma pure fisicamente, proprio come Tonelli, il difensore arrivato dall’Empoli, primo acquisto annunciato al termine dell’ultima di campionato, anche questo, frutto di un lavoro messo in atto però, già prima del suo arrivo. Al momento girano tanti ottimi nomi, inutile elencarli ora, attendiamo scaramantici e fiduciosi le firme.
Fondamentale è evitare qualche partenza, che destabilizzerebbe di sicuro la squadra.
Il Napoli non è il Carpi, De Laurentiis non è Caliumi.
Essenziale è, sicuramente, la fiducia del Presidente e della Societá. Chi è grande, sa soprattutto demandare e questo manca un po’. Speriamo che la stima nei confronti del Direttore, gli lasci campo libero. Solo allora si potrà giudicare realmente il suo operato.
Insomma, c’è un gran bel da fare.
Si dice che ci sono persone che nascono sotto una buona stella, e Giuntoli sicuramente lo è, perché bravura a parte, un po’ di fortuna ci vuole sempre. Noi speriamo che ne abbia tanta, e che ci porti molto lontano.
E quindi, buon lavoro Cristiano Giuntoli! Che il suo intuito ed il suo talento, ci faccia raggiungere gli obiettivi sperati.

 

 

 

 

 

 

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