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De Giovanni: “Non dobbiamo avere paura di nessuno. La linea editoriale delle grandi testate del nord, da tifoso, è un problema”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Maurizio De Giovanni, scrittore.

“Noi non dobbiamo avere paura di nessuno, il Napoli ha 8 punti di vantaggio, abbiamo 41 punti sui 45 utili e molto probabilmente questo campionato si deciderà con pochi punti di vantaggio. Vedere negare due rigori solari al Verona, vedere la partita di ieri in cui al 94’ ci sono due falli nella stessa azione, nonché un rigore, e sentire il tecnico di DAZN dire che prendere prima la gamba e poi il pallone, mi sembra che si stiano riscrivendo le regole del calcio. Quanto accaduto alla Fiorentina è di una gravità estrema e queste cose vengono passate sotto un colpevole silenzio, non contando che Sozza potrebbe diventare un arbitro internazionale a breve. Credo sia arrivato il momento di chiedere lumi. Che la Gazzetta dello Sport, Sky, DAZN o chi per loro -senza fare differenze- scelga una linea editoriale è un loro conto, se l’ordine dei giornalisti non li sanziona, se pensano di far bene, non possiamo dire alcunché, il problema mio da tifoso del Napoli è quanto ciò influisca sull’arbitraggio. Gli arbitri non chiamano un fallo a Osimhen che ne subisce in continuazione, mi preoccupano, quindi, i riflessi sugli atteggiamenti dei direttori di gara. Perciò ho scritto ‘meglio che sia dolo’, ma se non lo è, questo è un incapace per non vedere due falli nella stessa azione al 94’ e se il VAR neanche ti chiama, vuol dire che sono tutti incapaci e vanno sospesi. La cosa che mi preoccupa è il silenzio in cui accadono certe cose. Nessuno dice niente, se non un trafiletto sul Corriere dello Sport. Scontiamo l’assenza di commentatori della nostra area a livello nazionale, non ci sono grandi firme, ex calciatori, è tutto milanocentrico. Vedo sempre gli stessi errori, sempre a favore delle stesse squadre e so che non è possibile che il Napoli vinca con 20 punti di vantaggio sulla seconda, perché devo correre il rischio che i 3 punti in più del Milan di ieri si tramutino in qualcosa di quanto più simile al Napoli di Sarri? Altra cosa su cui invito a ragionare è che l’Eintracht è forte, è quarto in Bundesliga, non è un piccolo intralcio burocratico. Mercato di gennaio? Mi piacerebbe qualcuno che possa far rifiatare Lobotka. Se si struttura qualcuno al suo posto va benissimo, sono convinto che ci daranno filo da torcere da gennaio. Resta di fatto che non so tra questo Napoli e quello di Sarri chi vincerebbe in un 11 contro 11, resta di fatto che gli avversari di Sarri erano di qualità superiore”.

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