Primo Piano

De Laurentiis: “Higuain non è rimasto a Napoli perché non c’erano giocatori importanti”

Aurelio De Laurentiis è intervenuto in conferenza stampa a Castel Volturno. Queste le sue parole:
“Aver girato molto quest’estate fra Cina e Inghilterra mi ha fatto notare che c’è tanto amore per il calcio in questi territori internazionali. A Londra ho incontrato i due presidenti delle Leghe americane, anche lì c’è grande fermento e scalpitare, un pioneristico desiderio di iniziare in maniera professionale questo calcio anche sostituendo il football.

A Londra ho notato, con la baronessa del West Ham, che c’erano anche delle modalità dove non si cercava mai la provocazione, lo scoop o la battuta, nessun clamore alle mie parole sui procuratori ad esempio. Dico da sempre che il calcio è obsoleto, un contesto abitato da persone anziane culturalmente parlando. Oggi poi apro il Corriere dello Sport e vedo che l’amico Walter Veltroni fa una bellissima intervista a Massimiliano Allegri, mi è piaciuto l’incipit dove analizza il giornalismo moderno dove conta solo la polemica e l’approssimazione analitica.

Un anno fa vi dissi che avrei avuto un grande problema, che dovevo dedicarmi anche ad altro oltre al Napoli. Oggi son venuto qui per fare un patto, spero che voi parliate del calcio in genere. Ogni volta che vedo carta stampa, web e tv vedo delle pagine dove si parla del calcio come un cancro propagato senza speranza, mentre invece se parliamo del pallone e lo amiamo, dobbiamo seminare. Se noi cominciamo a disanomare, a me non cambia nulla, però pensate quanti delusi uccideremmo. Secondo me non possiamo sempre dire degli stadi brutti, degli arbitri e tanto altro perchè è l’Italia che non funziona. Sono vent’anni che la legge-Melandri non funziona, andava cambiata dopo 6 mesi e invece non siamo capaci di legiferare.

Appena c’è un uomo come Renzi subito lo si vuole criticare, si dice che si è auto-eletto, e quindi? Dove sono gli altri con le palle ad aver fatto una cosa del genere? Purtroppo siamo un paese finto, con delle possibilità incredibili ma ormai copia sbiadita di quello che avremmo potuto essere.

Quando ho parlato dei procuratori, ovviamente non faccio di tutt’erba un fascio, all’estero non ho ricevuto critiche ma un applauso è una risata. Tornando al calcio io mi rendo disponibile, se voi fate altrettanto, a parlare insieme. Ma non solo per parlare del Napoli ma per migliore il calcio in Italia, perchè è una cosa che appartiene per prima a voi.

Il mio comunicato dopo il desiderio di Sarri di volere dirigenti a parlare degli arbitri? Nessuna controrisposta, solo puntualizzazione. Ormai basta parlare di arbitri, ormai la vittoria l’abbiamo avuta, c’è la moviola in campo! Tra due-tre anni avremmo tutti quanti una risposta tecnologica. 

La nostra squadra è plasmata sulla modalità di gioco di Sarri. Ovviamente ci vuole tempo per inserire i nuovi e i giovani. Queste sono scelte del mister che si prende l’onere e l’onore di farle. Non c’è nessun contrasto con l’allenatore

Bilancio di questa annata? Mi piace farlo alla fine, non durante. Quando voi sollecitate il circo con le belve perchè dopo le difficoltà della prima giornata fate romanzi a puntate, cosa vuoi che ti dica dopo la settima giornata? dico solo che abbiamo una rosa competitiva forse più dell’anno scorso.
Abbiamo avuto l’infortunio di Milik? Ok, può capitare. Però abbiamo Gabbiadini e tante altre soluzioni, come il falso nove. Tutte le soluzioni tecniche le ha inventate il mister, le ha cercate, non gli sono capitate. Dobbiamo aspettare i nuovi, è un diritto di Sarri prendersi le scelte. Diawara va aspettato dopo un ritiro fatto per conto suo, idem Rog.

Riparametrare il secondo mercato? Sono d’accordo, bisognerebbe fare una campagna di riparazione da 15 giorni nel quale però non si gioca. In modo tale da non far fare i fetentoni a nessuno, fra agenti e calciatori. Domani sarò allo stadio San Paolo, se me lo chiede Sarri come potrei dire di no?

Le parole di Sarri sulla Juve? Ragazzi ma è ovvio, ma avete visto le multinazionali dietro i bianconeri? Fra il mio Napoli e quello di Maradona non c’era più niente. Ragazzi 12 anni fa io non ho comprato il Napoli, ma un pezzo di carta, lo potevo chiamare pure in un altro modo, se l’avessi chiamato Campania oggi stavamo qui a parlare della conferenza pre-gara Campania-Roma. Datemi 100mln in più di fatturato e vediamo se non vinciamo anche noi. Ma me la giocherò fino alla fine e se devo andare in uno stadio che non mi appartiene… con i giornali che mi attribuiscono responsabilità che non mi appartengono. Il Napoli non ha avuto continuità da Maradona ad oggi io ho comprato un marchio ma soprattutto ho fatto tutto per la tifoseria del Napoli che è il più grande asset che c’è. Il Napoli mi sta stretto dove gioca ma sto zitto e gioco in un campionato gestito male. Spero che tra 10 anni il Napoli sia a giocare dove io spero sia. Oggi giochiamo in uno stadio che versa in condizioni vergognose per responsabilità non mie. Io sono stato già troppo tollerante, il Napoli è andato in Europa al di là dello stadio. Torno per amore di Sarri, della squadra, non per amore dell’impianto.

Higuain l’ho voluto io e nessuno lo sapeva che andai lì a prenderlo. Benitez mi disse di prendere un brasiliano, guardai il suo procuratore e gli dissi che non mi era simpatico. Così mi mossi per Higuain. Il problema è che quando tu diventi una stella inevitabilmente crei disagio nei tuoi compagni che si sentono obbligati a giocare per te. Quando Sarri è stata una mia scelta anche contestata con manifesti per tutta la città, non è bello e piacevole vedere i tuoi movimenti con le mani perché la palla non ti è stata passata bene. Il calcio di Sarri è divertente ma anche di rischio perché ha la difesa alta che se sbaglia ti segnano ma proprio perché è rischioso c’è bisogno di un gioco di squadra. Io non lo avrei mai mandato via Higuain, gli offrì anche di più c’era il fratello e il papà avevamo quasi l’accordo poi il fratello arriva verso febbraio e marzo viene il fratello e mi dice “Gonzalo non vuole giocare più a Napoli perché non ci sono giocatori importanti” poi disse un’altra cosa che non posso dire e offese squadra e società, e quindi c’è stato il divorzio. Hamsik è con noi ma perché lo volgiamo entrambi, mi chiamò Moratti per lui ma quando gli dissi no mi rispose che non mi faceva più disturbare. Hamsik mi ha chiesto l’aumento e ci siamo messi d’accordo. 

Vedere il Napoli in Serie C, che è una grande squadra, mi faceva vomitare vederla lì e mi chiamarono dicendomi che mi facevano il favore di farlo partire dalla Serie C1. Quella Serie è stata una bella esperienza.

A Napoli abbiamo iniziato da zero, non c’era nulla solo un grande supporto da parte dei tifosi, e questa tifoseria è stato il regalo più grande ma oggi il problema è diverso perché gli USA stanno crescendo, così come la Cina. In Inghilterra tutti i presidenti sono americani, cinesi o arabi.

Non si sa il perché tutti i commentatori della Pay Tv sono ex giocatori ma nessuno del Napoli e alla fine si parla sempre della squadra minore e qualche volta dicono “Ma il Napoli è di una forza superiore”, ah grazie! Poi mi vengono a dire perché non mando Sarri a parlare in tv. Sembriamo dei deficienti e a volte vediamo anche delle scene da Circo Massimo come fare le domande a Sarri per metterlo in difficoltà”.

 

Comments

comments

Ultimi Articoli

To Top