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De Laurentiis: “Terrei Sarri altri dieci anni, abbiamo più certezze, la verità su Reina”

Il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato una lunga intervista al “Corriere della Sera”.

Tanti gli argomenti affrontati dal patron azzurro.

Sul momento del Napoli.

“Rispetto allo scorso anno abbiamo più certezze, ma i conti li faremo a marzo. Abbiamo perso Milik, vero. Ma stavolta potrebbe rientrare già a inizio anno, altrimenti c’è Inglese che in caso di necessità arriverà a gennaio. Con Mertens avevamo avviato le trattative già a settembre dello scorso anno, poi ci eravamo fermati e alla fine ci siamo stretti la mano. In sei mesi abbiamo risolto anche la questione Insigne”.

Su Reina

“Il suo agente mi ha chiesto tre anni, ma sinceramente per il fatturato del Napoli sarebbe stato un lusso. Preferisco valutarlo ancora stagione per stagione e si può sempre cambiare idea. Volevamo Szczesny, ma non voleva stare dietro Pepe.

Sul contratto di Sarri.

“Resto innamorato del mio tecnico, lo terrei con me altri dieci anni. Se però vorrà andar via, ce ne faremo una ragione. E troveremo un altro come lui”.

Sul format del campionato di Serie A.

“Con venti la competizione non è veritiera. Ci sono club come il Chievo di Campedelli che hanno dimostrato di saper fare calcio, ma pure gente che viene su per il paracadute inventato da Lotito”

Sulla Juventus.

“Sono legittimamente preoccupati, un po’ nervosi. Lo sarei anche io al posto loro. Dopo aver vinto sei scudetti, oggi possono porsi il problema della continuità ulteriore. Non avrei venduto calciatori come Pogba e, ultimo, Bonucci. Anni fa avevano Del Piero, Pirlo. Insostituibili. A Los Angeles ho pranzato con Alex, persona stupenda. Sta per aprire lì un ristorante”.

Sulla Roma e di Francesco.

“Mi ha stupito la capacità di essere subito competitivo con una rosa che ha perso tasselli potenzialmente importanti. Allena a Roma, piazza complicata molto più di Napoli. Lì i tifosi sono più critici e meno innamorati della loro squadra. Veramente bravo”.

Sul VAR.

“Sento e leggo che secondo alcuni rallenterebbe le partite, invece sono piccole soste che danno aria al cervello di tutti. Arbitri compresi”. 

Fonte Corriere della Sera.

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