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Dionigi: “Napoli ogni anno si identifica sempre in un solo attaccante”

Davide Dionigi, mister ed ex bomber del Napoli, ha parlato a Radio Kiss Kiss Napoli.
“Milik ha avuto un impatto forte, nessuno si sarebbe aspettato un inizio così. Questo è un giocatore diverso da Higuain, ma vede la porta come il Pipita e forse ancor meglio in area. Gabbiadini non so quanto possa essere valido e utile per lo schema di Sarri, in ogni caso questo del Napoli è un inizio ottimo per gli azzurri.

Quanto è difficile essere l’attaccante del Napoli? In ogni squadra stagionale della storia c’è sempre stato l’attaccante, tifosi e città si identificano sempre in un solo calciatore del reparto, e da lui si aspettano i gol. La pressione per chi è considerato tale è quella del gol, viverla non è facile ma è anche bello e stuzzicante. Nel momento in cui si parte con le reti, si diventa idoli della città.

Mi ricordo il primo anno in cui arrivai al Napoli, all’inizio non feci tanti gol anche perchè venivo da un ritiro fatto male con la Reggina. Poi quell’anno feci 20 gol e diventai l’idolino, l’anno dopo mi fecero anche capitano, anche io partii in sordina. La pressione a Napoli è tanta, ma basta un gol e la gente viene dietro e ti apprezza sempre più.

Napoli-Chievo? sarà una partita particolare, i veronesi hanno una squadra organizzata con un allenatore che far giocare bene ed è sempre concreto. Il Napoli può trovare qualche difficoltà contro questo tipo di squadre, l’ha dimostrato anche a Genova, ma deve riprendere il suo cammino anche perchè la Juve potrebbe aver perso l’importanza del campionato italiano”.

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