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Diritti tv, crescono le perplessità attorno a Dazn: spunta l’ipotesi sub-licenza

dazn diletta leotta

Crescono le perplessità attorno a DAZN, emittente streaming che si è aggiudicata i diritti tv sulla Serie A per il triennio 2021-2024.

 

In seguito alle tante lamentele degli utenti, alle prese con diversi problemi nella fruizione del servizio, c’è stata l’audizione del presidente dell’Agcom, Giacomo Lasorella mercoledì scorso in commissione Trasporti Poste Telecomunicazioni. Ora, anche il presidente della commissione, Raffaella Paita, è intenzionata a far votare in Parlamento una risoluzione che imponga paletti sempre più stringenti per le piattaforme streaming e per gli operatori digitali.

La stessa Paita, in un’intervista concessa a ‘MF-Milano Finanza’, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul tema: “Ho proposto l’elaborazione di una risoluzione che è al momento in stesura. Esso vuole essere un atto di indirizzo nei confronti del governo. Una sola audizione in commissione non garantiva la totale tutela ai consumatori. Chiediamo quindi al governo l’impegno per definire delle modifiche normative che rendano più stringenti l’adesione a Conciliaweb da parte di tutti gli operatori coinvolti. Inoltre chiediamo di dotare l’authority di maggiori poteri di controllo e sanziatori. Infine, vogliamo avere anche la certificazione nella misurazione e rilevazione degli ascolti”.

Nelle ultime ore, è emerso anche lo scenario più duro per DAZN, che vedrebbe il Parlamento chiedere alla piattaforma streaming di concedere le immagini della Serie A in sub-licenza ad altri operatori, come ad esempio Sky. La risoluzione potrebbe essere già votata nella prossima settimana da Camera e Senato.

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