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Due cannonieri contro gli scugnizzi del gol: gli attacchi di Napoli-Inter a confronto

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Napoli e Inter, due dei tre migliori attacchi della Serie A. La continuità di Lukaku e Lautaro contro un reparto pieno di soluzioni.

 

Ci sono solo 4 gol di distanza tra il secondo, quello dell’Inter, ed il terzo attacco, quello del Napoli, della Serie A. I nerazzurri sono fermi a quota 69, mentre gli azzurri a 65, un dato destinato con molta probabilità a cambiare quando questa sera le due squadre si affronteranno, ore 20.45, sul terreno del Maradona.

Andando ad analizzare però la distribuzione dei gol nelle due squadre, un dato piuttosto palese passa all’occhio ed invita ad una riflessione di carattere generale sulle due squadre. Ma prima di addentrarci in ragionamenti, andiamo a vedere i dati (tra parentesi, il numero delle presenze:

MARCATORI INTER (tot: 65 gol)
Lukaku – 21 (29)
Lautaro – 15 (30)
Hakimi – 6 (29)
Sanchez – 5 (23)
Barella – 3 (29)
Skriniar – 3 (26)
D’Ambrosio – 3 (15)
Perisic – 2 (25)
Gagliardini – 2 (24)
Darmian – 2 (21)
De Vrij – 1 (27)
Brozovic – 1 (26)
Vidal – 1 (23)

MARCATORI NAPOLI (tot: 64 gol)
Insigne – 15 (27)
Lozano – 9 (25)
Politano – 8 (29)
Mertens – 8 (21)
Zielinski – 6 (28)
Osimhen – 5 (16)
Petagna – 4 (22)
Di Lorenzo – 2 (28)
Elmas – 2 (27)
Demme – 2 (19)
Fabian Ruiz – 2 (25)
Bakayoko – 1 (25)

I 65 gol dell’Inter sono distribuiti per 13 marcatori.
Il primo dato che salta all’occhio è quello che riguarda il rendimento di Lukaku e Lautaro Martinez. I due attaccanti, assieme, hanno siglato 36 gol sui 65 totali, più della metà dell’attacco dell’Inter si basa sulla coppia d’attacco che è stata praticamente a disposizione per tutta la stagione (Lukaku in particolare, presente 30 partite su 30, 29 invece per Lautaro). E i due non sono soltanto gli unici giocatori in doppia cifra a disposizione di Conte, ma sono anche sostanzialmente coppia in fuga, dato che il più vicino è Hakimi, un terzino benché di grande spinta, fermo a 6 gol. L’attaccante più prossimo è Sanchez, con 5 gol in 23 presenze.

I 64 gol del Napoli, sono distribuiti per 12 marcatori.
Molto più omogenea invece la situazione in casa azzurri che, pur avendo soltanto Insigne in doppia cifra (a quota 15), conta di una batteria di marcatori composta da Lozano, Politano e Mertens, chi a un passo, chi a due da quota “10”. Più staccati, Zielinski ed Osimhen, rispettivamente al livello di Hakimi e Sanchez tra i rivali. Insomma, il Napoli può contare su due giocatori in più tra quelli che hanno segnato almeno 5 gol, tra cui Osimhen (fermo proprio a quota 5) con sole 16 presenze in Serie A.

Ora, quello che viene fuori dall’analisi di questi dati è abbastanza semplice: Inter e Napoli hanno segnato quasi lo stesso numero di gol, portando quasi lo stesso numero di giocatori a segnare. Quindi, dove sta la differenza tra le due? La risposta è abbastanza semplice se si vanno a vedere le presenze in campo, in particolare delle punte centrali.

Come già detto, l’Inter ha potuto contare sulla presenza fissa di Lukaku e Lautaro, cosa che ha fruttato un patrimonio pari a più della metà dei gol segnati dalla squadra che, a prescindere da come andrà stasera, è praticamente con lo Scudetto cucito addosso. In 30 giornate di Serie A sono 30 presenze per il gigante belga, 29 per l’ariete argentino. Un dato che fa impallidire quello che invece viene fuori da casa azzurri: 21 presenze per Mertens, solo 16 per Osimhen.

Il Napoli si è dovuto sostanzialmente reinventare durante questa stagione, che ha visto i propri attaccanti fuori a lungo per infortuni anche gravi che non sono solo costati caro dal punto di vista delle presenze, ma che ne hanno soprattutto condizionato il rendimento durante la stagione. E così, mentre l’Inter marciava in testa trascinata dalle sue punte, gli azzurri hanno dovuto spolverare ogni soluzione del proprio arsenale, rispondendo ai cannoni nerazzurri con una banda di validissimi pistoleri, facendo salire il rendimento non solo del capitano Insigne, salito in cattedra e consacrato, ma di tutti i propri giocatori offensivi. Due cannonieri, contro la banda degli scugnizzi del gol.

E quindi sorgono spontanee due domande: l’Inter sarebbe così saldamente al primo posto se anche uno solo tra Lukaku e Lautaro avesse subito una battuta d’arresto (per un motivo o per un altro) durante la stagione? E ancora, dove sarebbe oggi il Napoli se avesse avuto a disposizione, con quella continuità, i propri attaccanti?

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