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Ecco cosa rischia Sarri dopo la presunta offesa a Mancini

Vediamo quali potrebbero essere le eventuali conseguenze dopo le polemiche del post-gara di Coppa Italia Napoli-Inter. Grazie alla preziosa e cortese collaborazione del collega della trasmissione televisiva “Gazzetta Azzurra” Silvio Elia Ferrara, anticipiamo il parere del Dott. Leopoldo Balsamo esperto di Diritto Sportivo, su cosa potrebbe rischiare l’allenatore del Napoli Maurizio Sarri dopo la presunta offesa rivolta al tecnico dell’Inter Mancini.

Secondo l’avvocato Leopoldo Balsamo, siccome Mancini notoriamente non è omosessuale, il termine rivolto da Sarri a Mancini rientrerebbe nell’ambito dell’ingiuria o dell’offesa.
Per chiarire il concetto è come quando una persona dice ad un’altra “figlio di p…”, ma in realtà la mamma dell’offeso non è veramente una prostituta. 
In questo caso Sarri rischierebbe solo una forte ammenda, ma difficilmente incorrerebbe in una squalifica.

Nel caso Mancini fosse stato davvero omosessuale, allora quello di Sarri potrebbe essere considerato un atteggiamento discriminatorio punito dall’articolo 11 del Codice della Giustizia Sportiva. In questo caso Sarri rischierebbe una squalifica fino a quattro mesi da tutte le competizioni (compresa l’Europa League), perchè il termine di Sarri avrebbe stigmatizzato la condizione di uno che è un gay e quindi avrebbe un significato dispregiativo e di discriminazione sessuale. 

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